Forse è presto per tirare un bilancio davvero attendibile, ma pare che sul mercato degli immobili di lusso siano già evidenti gli effetti della tassa piatta per i super ricchi che trasferiscono la residenza in Italia . Secondo Lionard Luxury Real Estate, società specializzata nel segmento immobiliare di alta gamma, nei primi due mesi di operatività del provvedimento si registra un aumento del 17% di richieste nel settore.
Imposta sostitutiva di 100mila euro
La norma, inserita dal governo Renzi nell’ultima legge di Bilancio e divenuta operativa l’8 marzo scorso, prevede il versamento di un’imposta sostitutiva di 100mila euro annui (a cui aggiungere eventuali 25mila euro per ogni familiare) a copertura dei redditi prodotti all’estero (non quelli di fonte italiana, sui quali i neo residenti sconteranno normalmente le imposte normali). Possono optare per questo regime tutti i “paperoni” che non sono mai stati fiscalmente residenti in Italia (o almeno in nove anni negli ultimi dieci). Il provvedimento chiarisce anche che possano accedere al regime, alle stesse condizioni, anche i soggetti che si sono trasferiti nel 2016.
Primi effetti sui clienti nordeuropei
«L’Italia – secondo Dimitri Corti, fondatore della Lionard Spa – si uniforma finalmente agli altri stati e la flat tax incoraggia l’afflusso di clienti che investono nel nostro Paese per prendervi residenza e non solo per la casa-vacanze. Tali effetti si sono già verificati per la clientela nord-europea e per una percentuale di italiani storicamente residenti all’estero, mentre la nuova normativa fiscale ha lasciato sostanzialmente indifferente la clientela russa, che già beneficia in patria di un livello di imposizione, pari al 13%, estremamente favorevole».
Prezzi interessanti
Secondo gli ultimi dati forniti da Knight Frank, network internazionale specializzato nell’immobiliare di lusso, i prezzi nel segmento stanno scontando ancora significative riduzioni, creando buone opportunità di investimento. Secondo “The Wealth Report 2017” nel 2016 in Italia il prezzo medio di un immobile di lusso è calato del 5,5%. L’appeal delle varie località italiane resta forte, il calo dei prezzi invoglia: sono calati a Forte dei Marmi (-13,3%), Chianti (-7%), Val d’Orcia (-11,1%) ma anche nel Levante ligure (-1%). Crescono invece i prezzi in località come lago di Como (+1,2%) e Pisa e Lucca (+0,5%). «Gli stessi americani – spiega una nota – stanno lentamente riprendendo a investire in Italia grazie al vantaggioso tasso di cambio del dollaro dal 2016».
«Al netto dell’attuale onda emotiva – nota Corti – il trend di crescita del mercato comporterà anche un positivo effetto di stabilizzazione dei prezzi degli immobili di lusso, con conseguente riduzione dei margini di trattativa, agevolando il perfezionamento delle compravendite. In vista di questo incremento, Lionard – che ha in portafoglio 1.700 proprietà immobiliari, con un target medio di riferimento di 6,32 milioni di euro, per un valore complessivo di 10,73 miliardi – ha avviato un piano di crescita che prevede l'inserimento di almeno venti nuovi collaboratori».
Lionard prevede anche una netta crescita dell’indotto e dei correlati livelli occupazionali, «dal momento che nella gran parte dei casi chi acquista immobili di lusso programma interventi migliorativi e di ristrutturazione». La clientela di Lionard investe mediamente nel primo anno dopo l'acquisto una somma complessiva compresa tra i 50 e i 70 milioni di euro, spalmati sui successivi cinque anni.
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