La ripresa dei prezzi delle case parte dal segmento del lusso.Dopo anni di ribassi i prezzi tornano infatti a crescere – secondo i dati del rapporto Nomisma e Santandrea luxury houses – sia a Roma sia a Milano rispettivamente del +0,3% e +0,4%.
A Milano c’è più vivacità, con una domanda in crescita soprattutto per Brera e Magenta, ma anche per le nuove zone toccate dalla futura linea 4 della metropolitana, anche se è nel Quadrilatero che si paga il maggior prezzo a metro quadro, fino a 13mila euro. Anche a Roma la domanda è in crescita, con l’eccezione delle zone Flaminio e Salario-Trieste. Il prezzo medio più alto in centro è 10.500 euro/mq. Ciò ha un riflesso sui tempi di vendita medi, ridotti a Milano da 5,8 a 5,5 mesi, stabili sui 6,3 a Roma. Cala il divario a Milano tra prezzo richiesto e pagato, con uno sconto medio dell’11%, a Roma è stabile sul 13,8%
Home sharing e servizi
«Il mercato è in ripresa, trainato dall’economia. La clientela del mercato delle residenze esclusive è sempre più attenta nel valutare le caratteristiche degli immobili, in funzione dell’utilizzo diretto e in un’ottica di investimento futuro», ha detto Fabio Guglielmi, amministratore delegato di Santandrea Luxury Houses (Gruppo Gabetti). Cambia inoltre il concetto di lusso, che non è più solo legato alla dimensione dell’immobile e alla sua posizione, ma a una serie di fattori, tra cui i servizi circostanti e la loro accessibilità. Sulle caratteristiche della domanda incide anche la sharing economy ha contribuito al cambiamento, per esempio Airbnb ha fatto salire la domanda di affitti temporanei o comunque brevi, mentre l'uso dei servizi di car sharing rende quasi superfluo il garage, «la cui presenza non è più una prerogativa inderogabile quando si deve concludere una trattativa», come ha spiegato Guglielmi.
«I clienti sono sempre più informati e vogliono un buon rapporto qualità prezzo», ha detto Claudio Casali, responsabile Santandrea per Milano e Torino, sottolineando che «un importante limite nelle trattative sono le spese condominiali».
Incognite in prospettiva
In un contesto generalmente positvo, «ci sono fattori di incertezza recenti che aggiungono elementi di complessità», ha detto Luca Dondi di Nomisma, spiegando che «le elezioni non avranno un effetto immediato sul mercato, anche perché lo scenario non è ancora chiaro, ma se ci saranno evoluzioni negative ci potranno essere ricadute, anche sugli investimenti». Un’altra incognita che potrebbe creare incertezza è quella degli Npl con sottostante immobiliare: «Per ora è un tema marginale, perché siamo ancora alla fase di cessione dei grandi pacchetti. Poi si dovrà vedere cosa contengono e cosa arriverà sul mercato», ha detto Dondi.
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