Ingegneri, geometri, architetti, agenti immobiliari e amministratori di condominio di Roma si uniscono per denunciare le difficoltà che spesso si incontrano a Roma per riuscire a portare a termine una – in teoria semplice – pratica immobiliare o edilizia. Non solo lentezza burocratica e lunghi tempi di attesa, a volte sono gli stessi documenti a mancare, a causa di archivi dispersi chissàdove.
“Uffici Immobili. La tua casa Trac(r)olla” è la manifestazione indetta per la mattina di giovedì 24 maggio in piazza del Campidoglio dall’Ordine degli ingegneri della Provincia e il Collegio Provinciale dei Geometri. Alla manifestazione hanno aderito anche gli agenti immobiliari di Fiaip, l’Oice, l’Associazione italiana amministrazioni e condomini e Confedertecnica. Sotto la lente tre temi: «Affrancazione, Condono edilizio e Archivio Progetti».
«L’iniziativa – si legge in una nota –nasce a seguito delle numerose difficoltà incontrate dai professionisti e dai tecnici nel collaborare con il Dipartimento programmazione e attuazione urbanistica (Pau) del Comune di Roma. I danni di questa paralisi non sono solo per i professionisti, costretti a non poter portare a termine il loro lavoro, ma soprattutto per i cittadini e per le categorie produttive a cui sono negati i propri diritti, non potendosi “sbloccare le pratiche” che riguardano le loro case e le loro attività commerciali».
«L’economia romana è ferma e i danni sono ingenti – dichiara Stefano Nobili, presidente Fiaip Roma –. È giunto, quindi, il momento di reclamare ascolto e confronto proattivo da parte dell’amministrazione del Comune di Roma. Presso il Dipartimento di programmazione e attuazione urbanistica è ormai divenuto impossibile accedere ai fascicoli detenuti dall’archivio dipartimentale, attività propedeutica e necessaria per la vendita degli immobili e per la realizzazione di un qualsiasi intervento sul patrimonio edilizio esistente. Noi professionisti manifestiamo insieme perché, operando sempre nel rispetto del quadro normativo e confrontandoci quotidianamente con il Pau, constatiamo lo stato di stallo in cui versano migliaia di transazioni immobiliari, tutti gli interventi sul patrimonio edilizio esistente, i lavori di recupero delle periferie, la rigenerazione urbana, le procedure esecutive immobiliari ed ogni altra attività che abbia ad oggetto il patrimonio edilizio esistente e la sua valorizzazione».
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