Comunicare la sostenibilità, attraverso il potere dell’esperienza, di ciò che si può toccare. Allo stesso tempo, sperimentare
tecnologie innovative. Da Londra a Bologna e a Roma: il futuro dell’architettura passa dalle piazze e dagli eventi. Aumentano
i momenti di show-case con installazioni che parlano di nuove soluzioni dell’abitare: da grandi eventi come il Design Festival,
in corso fino a domenica a Londra, al Cersaie, la expo della ceramica, che apre i battenti lunedì a Bologna. Fino alle fasi
finali di premi di architettura e ingegneria, come Eco_Luoghi 2017/2018, promosso dall'Associazione Mecenate 90 in collaborazione
con il Ministero dell’Ambiente e Unioncamere.
Il leit-motive comune è la sostenibilità e circolarità dei manufatti oltre al test sul campo di nuovi materiali o di tecnologie
che presto (e si parla di settimane o mesi, non anni) verranno immesse sul mercato ed entreranno nelle nostre case.
In South Kensington, fino al 1° ottobre nel Sackler Courtyard del Victoria and Albert Museum, è accessibile per migliaia di visitatori MultiPly, padiglione tridimensionale alto nove metri, vero e proprio test in opera delle prestazioni del tulipier americano. Questo legno, che cresce Oltreoceano, ha una tale velocità di riproduzione e un bilancio così alto nella riduzione di anidride carbonica, da essere un modello di sostenibilità nonostante il suo impiego non sia a impatto zero dal lato del trasporto. Prestazioni strutturali e ecocompatibilità sono punti di forza assoluti. Per questo, Waugh Thistleton Architects insieme ad Arup (pionieri nell’impiego del tulipier) hanno accettato anche quest'anno la sfida dell’American Hardwood Export Council (Ahec) e hanno sviluppato una costruzione modulare a strati incrociati in legno di latifoglie americane, composta da 17 moduli e con giunti fabbricati digitalmente.
Il materiale è arrivato sotto forma di kit e le parti sono state assemblate in appena cinque giorni. In cima alla struttura,
è stato posato un modulo con uno strato interno in tulipier trattato termicamente (con vapore) per testare la resistenza agli
agenti atmosferici direttamente a contatto con il meteo di Londra. Altra novità: per la prima volta i pannelli in legno lamellare
sono stati prodotti nel Regno Unito.
«Multiply è ultimo di una serie di installazioni che già ci avevano permesso di capire fino a dove può spingersi questo legno - spiega Andrew Lawrence, Global Timber Specialist di Arup -. La serie apparentemente semplice di scatole impilate è in realtà
una complessa sfida ingegneristica. La scultura, che contiene fino a duecento persone, scarica il suo peso su pochi centimetri di legno ed è tanto più innovativa, perché non è inserita su un terreno, ma è montata sul Sackler Courtyard, cioè il tetto di copertura
per la V&A». Se non ci fossero state alcune normative ad impedirlo, aggiunge ancora Davide Venables di Ahec: «anziché cinque
giorni a costruire ne avremmo impiegati meno di tre. Il tulipier è tanto più interessante perché è un legno povero, che si
assemblea in tempi rapidi e certi. Significa che può garantire costi competitivi per interventi in edilizia sociale ad altissimo
valore aggiunto. Il futuro significa rispondere ai bisogni».
Sarà visitabile da oggi 21 settembre al 21 ottobre al Mattatoio di Roma, ex Macro Testaccio, in scala 1:1 Domani, l’eco-casa sostenibile e circolare progettata da Andrea Rinaldi e Roberta Casarini. Il progetto, che ha vinto il concorso Eco_Luoghi 2017/18, racconta una nuova possibilità per ristrutturare edifici esistenti a basso impatto di costi, lavori e tempi. Il sistema strutturare è concepito per il recladding: consente l'adeguamento sismico, energetico ed estetico delle preesistenze così come la vera e propria addizione di porzioni immobiliari incrementali. La modularità consente variazioni di forma e taglia (S, M, L, XL) per adattarsi a luoghi e necessità, mentre l'altezza ridotta di 2,40 metri è stata studiata per poter incrementare la densità urbana. Molte le aziende che hanno sostenuto il test sul campo del progetto: la Schüco Italia ha fornito le grandi finestre dell'edificio. Presenti, fra gli altri, anche knauf, Porcelanosa, Alèac, Manni Group, Costruire Leggero, Vanoncini e La Cividina. Dove industria e ricerca si mettono insieme: anche per comunicare in modo inconsueto al pubblico.
Inaugura infine domenica sera a Bologna, nel cuore pulsante del centro storico e della Design Week, in piazza Santo Stefano, RefleAction, l’installazione pensata da Mario Cucinella dalla sua SOS School of Sustainability per Iris Ceramica Group. Il progetto prende il nome di Pollution 2018 e richiama (in
un file rouge di citazioni dirette) i temi ambientali e sociali di Pollution 1972. «Proprio in quell'anno, quando la sostenibilità
era un tema ancora pionieristico in Italia - spiega l'architetto Andrea Rossi del team di ricerca di MCArchitects - piazza
Santo Stefano era stata pavimentato con un pattern che riproduceva un terreno. Al di sopra del quale artisti e creativi avevano
installato opere effimere. Oggi, dopo 46 anni e considerata la nuova consapevolezza sul tema, su quello stesso terreno è germogliato
un bosco».
Su un pavimento rilflettente di ceramica Active, porodotto da Iris Group e lanciato in Cersaie, sono stati creati 40 fori
per ospitare altrettanti alberi di quercia, tipologia di pianta già presente nella storia del luogo.Le piastrelle riflettono
i palazzi circostanti e il cielo, cioè la biosphera, creando un luogo magico e unico. L’isola verde riduce notevolmente il
calore in città, mentre la ceramica trattata con un speciale reagente (già applicato Ion fase di lavorazione) riesce a ridurre
sensibilmente i livelli di smog.
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