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Agenti immobiliari: meno incompatibilità ma senza conflitti di interesse

(Marka)
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Mantenere l'incompatibilità tra la figura di agente immobiliare e quella di lavoratore dipendente. E fissare quanto prima un incontro con il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, al fine di salvaguardare l'occupazione del settore. Sono le richieste che provengono dalla Consulta dell'intermediazione immobiliare (organo comune di Fiaip, Fimaa e Anama. le principali associazioni di categoria) dopo la riunione indetta per discutere le novità contenute nel disegno di legge europea 2018, approvato in Consiglio dei ministri, che promette di apportare profonde novità al settore.

Come anticipato da Casa24, è l'Unione europea a chiedere di allentare le incompatibilità che regolano l'attività degli agenti immobiliari e modificare la norma di riferimento (comma 3, art. 5, legge 3 febbraio 1989, n. 39). Secondo la nuova formulazione, sarebbe ora vietato l’incrocio tra le figura di agente immobiliare e l’esercizio di impresa, qualora la società in questione operi nel settore immobiliare. Per il resto, diventerebbe possibile ogni tipo di sovrapposizione, cioè si potrebbe svolgere al contempo l’attività di agente, quella di professionista o quella di lavoratore dipendente, sia pubblico sia privato.

Questa situazione, però, «si appresta a creare una totale distorsione della concorrenza. Porterà ad esempio i dipendenti degli uffici tecnici comunali o i dipendenti delle banche a poter intermediare beni immobili – scrive la Consulta in un comunicato –. Se il Governo non interverrà prontamente ad evitare la miriade di conflitti di interesse che il provvedimento provocherà, si abbasseranno le tutele per i consumatori e si creeranno evidenti distorsioni del mercato».

Per quanto riguarda l'iter del provvedimento, il disegno di legge n.822 è approdato ieri 4 ottobre in Commissione “Politiche dell'unione europea” del Senato. Ma si trattava solo della presentazione del testo, ancora non c'è una data di inizio della discussione dettagliata. Relatore sarà il presidente di commissione, Ettore Licheri (Movimento 5 stelle). Eppure le associazioni di categoria puntano direttamente a incontrare il ministro Di Maio, titolare del dicastero del Lavoro, per sottolineare i rischi occupazionali che queste novità potrebbero portare.

«Il testo proposto dal Governo, se non modificato, oltre ad abbassare le tutele per i consumatori, provocherà pesanti riflessi a livello occupazionale con conseguenze nefaste per i 300mila addetti ai servizi nell’ambito dell’intermediazione immobiliare», hanno detto a margine i presidenti Santino Taverna (Fimaa), Gian Battista Baccarini (Fiaip) e Paolo Bellini (Anama).

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