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Dossier | N. 45 articoli Salone del Mobile e Fuorisalone: Milano capitale del design

Fuorisalone 2019, le 10 cose da non perdere in zona Ventura Centrale e «NoLo»

Padiglione Reale Stazione Centrale
Padiglione Reale Stazione Centrale

Ventura Projects torna per il terzo anno a invadere i Magazzini Raccordati della Stazione Centrale, che nel 2019 passano da 9 a 16, con 17 installazioni internazionali che come sempre hanno voglia di sorprendere. Dopo giornate in giro per la città, Centrale ha l’enorme pregio di concentrare in una sola strada, via Ferrante Aporti, tutti gli appuntamenti più interattivi, immersivi e tecnologici del fuorisalone.

Si parte con Aria, nuovo brand dedicato a realizzare soluzioni di luce minimaliste, che nel Tunnel 1 presenta “Come To Light”, un’installazione sensoriale ideata da Luca Moreni e Roberto De Zorzi, un viaggio dove l’immaginazione viene alla luce. L’elemento luminoso cilindrico si mescola con l’ambiente circostante dando vita a un’atmosfera da sogno, disegnando forme nello spazio, con effetti cromatici che cambiano dinamicamente.

Tra i ritorni più attesi, quello del designer olandese Maarten Baas, che quest’anno porta a Milano in anteprima mondiale una nuova video installazione, “I Think Therefore I was”: centinaia di monitor che mostrano migliaia di frammenti in cui vengono pronunciate le parole “I think”. Il risultato è una cacofonia di suoni emessi da personaggi famosi e gente comune per riflettere in modo ironico sul concetto di opinione come presupposto di esistenza.

Secondo anno a Ventura Centrale anche per gli olandesi di Lensvelt che con Modular Lighting Instruments propongono una selezione di pezzi di designer, architetti e artisti come Maarten van Severen, OMA, Gerrit Rietveld, Maarten Baas e Fabio Novembre in una scenografia disegnata da JPSArchitects.
Si prosegue con “Tides”, dell'azienda coreana Noroo, che a Ventura Centrale s'interroga su quale sarà il colore del design in futuro. Il risultato proposto in modo provocatorio dai coreani è che sarà il colore fluido delle maree, una tinta che cambierà con il mutare del ritmo della natura. A interpretare il concetto, due artisti: il coreano Kwangho Lee e lo studio danese Wang & Söderström. Il primo presenta 100 sgabelli modulari della serie The Moment of Eclipse, mentre il secondo propone un paesaggio ultraterreno con colori da sogno, che fa sentire il visitatore al centro di un'eclisse solare.

Se l’esperienza deve essere interattiva, allora meglio puntare su “Tell me more”, l’invito che Rapt studio, per la prima volta a Milano, fa ai suoi visitatori. L'idea è quella di riproporre ai Magazzini Raccordati l’emozione di entrare in un luogo come individui e di lasciarlo come parte di una comunità allargata. All'ingresso, si trovano delle cabine protette da drappeggi dove si è chiamati a rispondere alla domanda posta dal visitatore che ci ha preceduti, quindi si passa a una zona successiva dove si è incoraggiati a iniziare una conversazione con le persone che ci circondano. Per l’installazione lo studio americano ha collaborato con Rich Brilliant Willing, Moooi Carpets, Mae Engelgeer, Erik Bruce, Dzine, Sancal, Blå Station e The Bradley Collection.

DOSSIER / Salone del Mobile e Fuorisalone: Milano capitale del design

Per raccontarsi, quest'anno il brand olandese Weltevree, ha ideato “Once upon a pool”, una visione contemporanea di un piscina-party con i nuovi prodotti outdoor di Joep van Lieshout, Tom Fereday & Lex Pott e Floris Schoonderbeek.
È promettente già dal titolo, “Unfluencer -De-sinning the Designer”, l'installazione immersiva di Freitag. L’idea, per una volta, è parlare del cattivo design, degli errori. Così, dopo un breve momento di raccoglimento di fronte all’installazione di luci firmata Georg Lendorff, i visitatori possono confessare, liberi da qualsiasi influenza esterna, i propri peccati in fatto di consumi e design.

Ottimo è sicuramente il design ospitato da Dpot in un altro tunnel di Ventura Centrale. Il brand di arredi brasiliani moderni e contemporanei propone con “Poetic Geometry” una selezione di arredi di maestri come Geraldo de Barros, Lina Bo Bardi e Sergio Bernardes, accanto a progettisti contemporanei come Claudia Salles e Fernando Prado, in un'installazione che rende omaggio a Italo Calvino.

Fuorisalone 2019, alla scoperta del design innovativo e della bellezza nascosta di Milano

Lasciati i magazzini, si può proseguire la vista con un altro luogo poco conosciuto della Stazione Centrale, il Padiglione Reale, progettato da Ulisse Stacchini nel 1931 come sala d'attesa per i Savoia e solitamente chiuso al pubblico. Qui “Austrian Design - Pleasure & Treasure” trasforma lo spazio in una design pool. Al piano superiore dell'ex sala d'attesa reale, i visitatori avanzano attraverso una piscina di palline di polistirene 100% riciclato per dirigersi verso i prodotti esposti. Al piano terra, nella Sala delle Armi, è allestita una camera del tesoro, a cui è stato ispirato il concetto di “Treasure”. Gli oggetti più preziosi sono presentati all'interno di una struttura nera e adagiati su piedistalli poggiati su un letto di monete d'oro di cioccolata, che si possono portare via a ricordo dell'esperienza.

A questo punto, sempre a piedi, si può proseguire per via Mauro Macchi 82 A, dove lo storico marchio danese di porcellane Royal Copenagen partecipa per la prima volta al Fuorisalone con un progetto contemporaneo, un’innovativa collezione dinnerware dedicata all'oceano (“hav” in danese).

Una tappa intermedia per arrivare a NoLo, il quartiere North of Loreto che è ormai la casa del design milanese. Qui, dopo il successo dello scorso anno, torna Alcova, piattaforma per il design indipendente sviluppata da Space Caviar e Studio Vedèt, quest’anno presente anche all’Isola con Alcova Sassetti. In piazza Popoli Uniti 11-13, nell’ex laboratorio di panettoni Giovanni Cova & Co, struttura lasciata in un poetico abbandono, si potranno apprezzare oltre progetti. Tra i tanti, ExCinere, idea nata dalla collaborazone di Dzek, azienda specializzata in materiali per l'architettura, con il duo creativo FormaFantasma. In mostra, la nuova collezione di piastrelle vetro-vulcaniche, nate dalla polvere di lava.

Novità anche per Nanban, che con “Japanese Stories” porta per la seconda volta a NoLo un pop-up store stile giapponese con due nuovi prodotti della serie East meets West, creata allo scopo di mettere a confronto creativi e designer giapponesi e stranieri con manifatture dell'emisfero opposto. Da non perdere, infine, Dōso, ingegnoso dosa pasta firmato da Tsukasa Goti e relizzato con gli scarti del marmo di Carrara. Infine, a proposito di pasta, Alcova sarà il primo posto dove Chiara Andreatti e il brand creativo Casalinghe di Tokyo di Alice Schillaci presenteranno Alma, il loro particolarissimo formato di pasta corta di design.

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