Tortona è da sempre la finestra del Fuorisalone da cui guardare sul futuro. Quest’anno, rimanendo fedele alla voglia di novità,
presenta un palinsesto sterminato che si arricchisce di un nuovo arrivo, quello di Ventura Future, che da Lambrate trasloca a BASE Milano,nei 3.500 metri quadri dell’ex Ansaldo di via Bergognone.
Il tema di questa seconda edizione dell’evento promosso dagli olandesi di Ventura Projects è «Futuro e apprendimento». Un
connubio, quello tra BASE e Ventura Future che scaturisce da un comune Dna fatto di ricerca e innovazione. Insieme portano
nel cuore del distretto Tortona alcune delle più interessanti sperimentazioni e riflessioni contemporanee a cavallo fra design, società e apprendimento. L’ingresso, a partire da questa edizione, sarà a pagamento (biglietto 5 euro acquistabile online).
Da qui, basta svoltare l’angolo per immergersi nel cuore della settimana del design, iniziando proprio dal numero 27 di via Tortona, dove si trova il Superstudio Più, che con il Superstudio 13 di via Forcella angolo via Bugatti è protagonista del Superdesign Show, il progetto di Gisella Borioli con l’art director Giulio Cappellini, che seleziona le esperienze di design più interessanti e quest’anno legato al tema «Innovation&Tradition». Appena entrati, l’innovazione è rappresentata da «Leading with Light», installazione di Lexus in collaborazione con il gruppo di visual e media artist Rhizomatiks. I visitatori sono invitati nell’oscurità dove possono assistere a uno spettacolo di giochi di luci che vuole rappresentare la visione di Lexus sul futuro della mobilità. Allo stesso tempo, sono presentati i sei progetti finalisti del 2019 per la settima edizione di Lexus Design Award.
Pochi metri separano il Giappone dalla Corea del Sud, che in via Tortona porta un allestimento bianco e nero di grande impatto
curato dall’art director Kuho Jung per la Korea Craft & Design Foundation. La mostra, intitolata «Monochrome Monologue» aiuta a scoprire la modernità e l’immediatezza che sono rivelate dall’artigianalità coreana.
Tra gli appuntamenti più attesi al Superstudio Più la mostra «Design Vistas» che festeggia i 20 anni del brand danese Normann Copenhagen e si articola all’interno di un paesaggio variopinto ispirato
ai progetti astratti del paesaggista brasiliano Roberto Burle Marx.
Proseguendo lungo via Tortona, al numero 31, si entra nella grande area di Opificio 31, base operativa di Tortona Rocks, palinsesto di eventi curato da Milano Space Makers che quest’anno ha come fiore all’occhiello il progetto IQOS WORLD revealed by Alex Chinneck, un’installazione ambientale dal potere suggestivo. Le le facciate degli edifici frontali all’entrata dell’ex area manifatturiera sembrano aprirsi attraverso una gigantesca zip. L’opera dell’artista inglese, maestro dell’illusione architettonica, promette di essere la più instagrammata del Fuorisalone.
Tra le presenze internazionali, quest’anno Opificio 31 ospita per la prima volta una collettiva di design israeliano, «The impossible story of Israeli design», che dà voce alla composita scena creativa del territorio, oltrepassando barriere culturali e politiche all’insegna del design. Come ogni anno, torna Belgium is Design con la mostra collettiva «Generous Nature», con cui il settore produttivo belga vuole dimostrare come la capacità del design e dei designer sia quella di operare un cambiamento importante nell’ambito della produzione industriale, optando per sistemi sostenibili che vadano al di là del semplice prodotto.
Un altro ex spazio industriale, la Torneria Tortona di via Novi 5, accoglie una delle più interessanti novità per gli appassionati del design democratico di Ikea: Symfonisk, un playground dove interagire con luci e suoni attraverso esperienze, installazioni e Dj set. Il grande protagonista è il nuovo smart speaker sviluppato dal colosso svedese in collaborazione con Sonos e presentato in anteprima a Milano.
Per chi vuole approfondire la conoscenza con un maestro del design italiano come Aldo Cibic basta spostarsi nella parallela via Savona, dove, al Savona 18 Suites, una delle sue realizzazioni più recenti, va in scena «Aesthetics of vitality». Negli spazi, già arredati in modo permanente con suoi mobili e oggetti, Cibic ha inserito disegni, fotografie e installazioni, accanto a pezzi di Memphis, arredi inediti e autoprodotti, e prodotti disegnati per Paola C., Fratelli Boffi, Venini, Slow Wood, Ghidini 1961. Un suggerimento, infine, per i moltissimi appassionati di Nendo, lo studio di design guidato da Oki Sato. Tenoha Milano, il concept store d’ispirazione giapponese al 18 di via Vigevano, accoglie, da mercoledì 10, «Breeze of Light», un’installazione a cura di Nendo che evoca, attraverso un leggero movimento di luci e ombre, la sensazione di una brezza confortevole. Per l’occasione, nell’area &|SHOP, sono disponibili, già dal 3 aprile, più di 100 oggetti firmati Nendo.
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