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Acquisti dall’estero, crescono la Sicilia e le residenze di lusso

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Acquisti dall’estero, crescono la Sicilia e le residenze di lusso

Un attico in Piazza di Spagna a Roma nel portafoglio Lionard per 8-10 milioni
Un attico in Piazza di Spagna a Roma nel portafoglio Lionard per 8-10 milioni

Un appartamento affacciato su Piazza di Spagna a Roma, una casa di charme sul Lungarno a Firenze o una villa storica in campagna o al lago sono le residenze nel mirino di facoltosi acquirenti stranieri in Italia. Un mercato che cresce, ma non vola. Come ci si sarebbe forse aspettati dall’introduzione di incentivi all’acquisto. Oggi tali immobili sono comunque più appetibili per via dell’introduzione della flat tax, con la legge di bilancio del 2017, un’imposta fissa di 100mila euro l’anno, con qualsiasi reddito percepito, pagata da uno straniero che si trasferisce in Italia o da un italiano che torna. tutt’altra cosa è la flat tax in discussione relativa alla riforma sulla tassazione sui redditi.

«Al momento sono meno di 200 le persone fisiche che hanno usufruito di questa norma – dice Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari -. Con un numero così ristretto è difficile sapere che tipo di acquisti immobiliari abbiano fatto, tenendo presente che sono entrati in Italia da meno di un anno». Numero confermato anche da Filippo Raffaele, fondatore di Realtor Advisor, network internazionale di broker indipendenti. «La misura adottata è stata poco pubblicizzata. Basti pensare che in Australia nello stesso periodo sono arrivati 12mila nuovi residenti mossi dalla stessa ricerca», dice Raffaele, che ritiene però in evoluzione il mercato, soprattutto per via di Brexit che potrebbe portare in Italia molti acquirenti. Non solo. «Per fare un esempio una coppia di Beverly Hills cerca casa a Milano, con un budget di due milioni circa per restare in Italia per lunghi periodi».

LA DOMANDA PER PAESE
Nazione di provenienza delle famiglie che comprano casa in Italia. Valori %. Fonte: Scenari immobiliari

Secondo Breglia, i numeri dovrebbero restare bassi anche in futuro, tenendo presente che altri Paesi (come Cipro) oltre alla flat tax danno anche la cittadinanza. E questo attira chi si vuole trasferire da parti del mondo in crisi. La flat tax secondo alcuni esperti è quindi una misura a metà, accolta comunque con favore dai network specializzati nel lusso.

La concorrenza fiscale
Secondo i dati di Scenari Immobiliari guardando ai dati di mercato nel loro complesso, non solo nel segmento lusso, lo scorso anno, dopo diverso tempo, è calato il numero di acquirenti esteri. «Siamo sempre a quasi il doppio in dieci anni, ma è il primo segnale di inversione di tendenza. Sicuramente la concorrenza degli altri Paesi a tassazione agevolata (come il Portogallo e Cipro) invertono i flussi di acquirenti verso l’Italia» conclude.

È calato anche l’investimento medio da 530mila euro a 470mila euro. I primi compratori sono ancora i tedeschi, ma in deciso calo, mentre aumentano i nordamericani e i russi. La Puglia è stabilmente al primo posto negli acquisti, seguita da Lazio e Toscana. La grande sorpresa degli ultimi anni è la Sicilia. Nel 2010 concentrava il 2% degli acquisti, ora il 15 per cento.

Sul fronte acquisti di lusso c’è molta privacy. «I nostri clienti non dicono che acquistano per la flat tax – dice Alberto Cogliati, direttore commerciale Engel & Voelkers Italia -. È mancato però il Sistema Italia, non c’è stata pubblicità. Il cliente finale non ha avuto tutte le informazioni necessarie, come invece in altri Paesi». Cogliati conferma che i clienti stranieri cercano casa sul Lago di Como, sul Lago Maggiore, a Porto Cervo e Milano.

Budget e preferenze
«Il budget medio dei nostri clienti è di cinque milioni - spiega Dimitri Corti di Lionard -. La flat tax porta un aumento della domanda, il trend delle richieste è in salita». Tra i target degli stranieri proprietà come un attico in Piazza di Spagna, tra 8 e 10 milioni. «ll nostro portfolio conta quattro ville la cui fascia di prezzo si colloca tra i 70 e i 100 milioni di euro - dice Corti -, tutte in trattativa riservata». Lionard ha venduto di recente Villa Buonaccordo a Portofino a un imprenditore cinese per circa 35 milioni di euro.

«La flat tax, insieme alla Brexit, ha positivamente contribuito ad attrarre investimenti dall’estero - dice Clemente Pignatti Morano, managing partner Italy Sotheby’s international realty -. L’interesse è sostenuto su tutta la penisola e le principali operazioni che abbiamo chiuso (15 per quanto riguarda la flat tax, ma il dato è molto più ampio considerando le acquisizioni da parte di compratori stranieri in Italia) si sono concentrate maggiormente su città come Milano, Roma, Firenze ma anche su località turistiche come il lago di Como». I nuovi residenti in Italia, dicono da Sotheby’s, sono per lo più europei del nord, tra cui molti francesi, russi e ucraini, molti dei quali provengono da residenze londinesi, svizzere, francesi o bulgare non più convenienti. A Roma, in particolare, acquirenti europei hanno investito in due proprietà di lusso situate in zona Parioli.

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