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Giovanna, Elena, la crisi e la forza della passione

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Giovanna, Elena, la crisi e la forza della passione

Gentile Direttore, nel 2008, io e mia cugina abbiamo deciso di rilevare una libreria d'arte a Torino. Si tratta di un luogo importante per la città perché è una realtà che sopravvive da più di trent'anni, dispone di un vastissimo magazzino specializzato in tutto quello che si può definire arte: biografie, monografie, saggi e cataloghi di mostre provenienti da tutto il mondo, e per questo motivo crediamo sia diventato un vero punto di riferimento sia per gli intenditori sia per i curiosi.

Abbiamo la fortuna di essere indipendenti, decidiamo cosa acquistare, quanto acquistare, che cosa esporre e per quanto tempo. Gestiamo depositi, rese e conti assoluti in modo imparziale sempre e solo con il pensiero di mantenere alta la qualità della nostra offerta. Ci guardiamo intorno, navighiamo sui siti delle librerie straniere per vedere come funzionano, visitiamo bookshop dei musei in Italia e all'estero, partecipiamo a fiere e saloni dedicati al libro per tenerci aggiornati e siamo presenti sui maggiori social network perché crediamo in queste realtà. Insomma è un lavoro che ci appassiona, di cui ci piace parlare con i nostri amici e famigliari e renderli partecipi così come stiamo facendo ora con lei.

Purtroppo nonostante l'entusiasmo e la volontà, la libreria sopravvive, ma noi non ci riusciamo a mantenere grazie a essa e avere un dipendente sarebbe una pazzia. Perché la realtà del libro la conosciamo tutti: poco margine di guadagno, sconti liberi e colossi della distribuzione che attuano politiche quanto mai azzardate. Per ora non ci chiediamo se questa realtà possa essere tramandata ai nostri figli perché, per come la viviamo adesso, è troppo difficile e non vorremmo lasciare in eredità un peso rispetto a una certezza lavorativa, sogno di ogni genitore. Oggi il nostro impegno è sopravvivere ma ci auguriamo che ci sia un domani in cui si possa continuare a costruire qualcosa che sia sano nelle fondamenta e robusto nella sua crescita.
Cordiali saluti, Giovanna Martini, Elena Vellano - Libreria Oolp, Torino

La storia di Giovanna e Elena, la prima laureata in economia aziendale e la seconda in architettura, è quella di una ventisettenne e di una ventottenne che decidono di farsi il mutuo e di rilevare una libreria d'arte nel cuore di Torino con un nome anglofilo («Out of London Press») e un passato ragguardevole. È una storia che merita di essere raccontata perché paradigmatica dello spirito di intrapresa di tante donne italiane, nonostante tutto e tutti.

Questo bellissimo Paese non riesce a uscire dalla recessione e c'è sempre qualcosa di più importante di cui occuparsi prima di affrontare le vere emergenze che sono il lavoro che non c'è e l'economia al palo, ma qui, proprio in questa Italia sofferente non arresa, "sopravvivono" tra le tante due eroine che decidono di seguire la loro passione e scommettono su una libreria d'arte, selezionano autori di mezzo mondo, catalogano il tanto di bello che c'è in Italia e fuori in materia di giardino, architettura, arte, fotografia, paesaggio, non perdono un libro inglese o americano da collezione . «Non abbiamo un vero stipendio, abbiamo cambiato sede per risparmiare e, di fatto, lavoriamo per pagare il mutuo, ma vuole mettere il fascino di coltivare una grande passione, la gioia di toccare, sfogliare e catalogare un libro d'arte dietro l'altro? La soddisfazione di cercare, in Italia e nel mondo, ciò che c'è di più bello e metterlo ben in vista, al suo posto, nel nostro nuovo buchetto pieno di calore?», mi dice Giovanna, sorpresa di essere stata chiamata.

Si sono trasferite da pochi giorni in via Maria Vittoria a cento metri da via Po («Non possiamo permetterci di disorientare troppo i nostri clienti») per risparmiare sull'affitto, sempre al centro di Torino, ma non hanno perso il gusto della ricerca del libro d'autore e si sono impegnate al massimo per fare in modo che tutto restasse come prima e gli affezionati clienti continuassero a sentirsi a casa propria in un ambiente raccolto dove domina il silenzio, un legno caldo e l'incanto di luce, voci basse e colori che solo l'arte di tutti i tempi è capace di esprimere. Giovanna e Elena di anni oggi ne hanno rispettivamente 33 e 34 e qualche volta si chiedono: ma chi ce lo ha fatto fare? L'interrogativo dura, però, solo qualche istante, la passione è troppo forte e la voglia di sfidare la crisi pure. «Che cosa vuole che le dica», mi spiega sempre Giovanna, «sono spariti gli acquisti delle università, il morso della nuova recessione si sente eccome, i nostri clienti hanno ridotto i budget di due terzi, ma noi lavoriamo molto con l'online, non perdiamo mai l'ultima rarità, abbiamo il "quasi ovunque di qualità" e lo segnaliamo a una platea selezionata di aspiranti lettori».

Questo Paese è veramente sorprendente. È tutto contro, ma due donne caparbie e sensibili non pensano mai davvero di mollare, scherzano e si interrogano sul futuro, ma non mollano: «Se non potremo lasciare questa libreria ai nostri figli, perché capiamo che la crisi è devastante e non si fa nulla per togliere almeno qualche ostacolo e risollevare le imprese piccole e grandi, le università e le scuole, allora potremo almeno essere orgogliose di avere trasmesso loro, semplicemente con gli occhi, la passione per l'oggetto libro». Un Paese che ha persone così non merita di diventare il "sorvegliato" d'Europa ed è alle tante Giovanna e Elena che, caschi il mondo, si dovrà essere capace di dare risposte. Paghiamo il conto di una crisi internazionale che non finisce mai, il problema però è in casa e non si risolve da solo, bisogna affrontare con competenza e senza salti nel vuoto il nodo del debito pubblico e bisogna togliere o fortemente ridurre (con i fatti non a parole) i troppi vincoli che frenano le imprese e bloccano gli investimenti in modo da fare ripartire il ciclo virtuoso del nuovo lavoro e, di conseguenza, dei consumi. La fiducia si nutre di scelte mature e consapevoli non di strappi che, spesso, producono solo lacerazioni e finiscono con l'aggravare i problemi.
roberto.napoletano@ilsole24ore.com

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