Caro Direttore,
quando ero piccolo (10/12 anni) mio zio Renato De Falco era un giovane imprenditore, un uomo con la terza media ma con tanta forza di volontà e con una passione grande: Il Sole 24 Ore. Veniva da una famiglia troppo povera per potersi permettere di studiare, quindi invece di fare dei corsi ha iniziato a leggere Il Sole 24 Ore fin da giovanissimo. Per me è più di un padre, sono cresciuto con lui, ricordo i compiti che dava a me e mio cugino, come quello di guardare sul televideo l'andamento del marco tedesco perché lui fece il suo primo debito imprenditoriale in marchi, seguendo i consigli del Sole 24 Ore. Se il marco andava bene noi ricevevamo doppia paghetta settimanale, così a soli 10 anni già conoscevamo il funzionamento dei mercati.
Mio zio è partito consegnando l'ovatta con la Vespa sotto la pioggia, oggi il suo gruppo aziendale (Farvima Medicinali Spa) è il terzo distributore farmaceutico in Italia, con 13 sedi nazionali e un fatturato di oltre 500 milioni di euro l'anno. Quando va alle riunioni nazionali, i giovani laureati della Bocconi lo chiamano "dottore", eppure la sua laurea non è firmata Bocconi ma "volontà e Sole 24 Ore". Sì, perché l'unica fonte di formazione che ha sempre avuto è Il Sole 24 Ore, che legge tutti i giorni appena alzato (alle 6 ovviamente) davanti al suo caffè e che considera la sua formazione quotidiana, la sua "Bibbia".
Zio Renato ha cresciuto anche me e suo figlio (che purtroppo è morto a 18 anni) a pane e Sole 24 Ore, tanto che io, a 33 anni, conservo nel mio ufficio quello che per me rappresenta l'origine del mio successo lavorativo: ovvero "L'Economia di Zio Paperone". È un inserto che il vostro quotidiano rilasciava negli anni '90 ogni settimana, in cui Zio Paperone spiegava l'economia a noi bambini, dalle tasse a come investire. La serie ebbe talmente tanto successo che durò per 3 anni!
Mio zio ci portava un inserto ogni lunedì e noi dovevamo leggerlo per poi riportargli cosa avevamo compreso durante il fine settimana. Che bel gioco! Quel gioco mi ha portato dove sono, mi ha fatto crescere con la voglia di cimentarmi nelle sfide economiche e d'impresa. Quell'inserto unito all'amore di mio zio hanno fatto di me un imprenditore. Il paradosso è che neanche io ho studiato alla Bocconi. Come mio zio ho smesso gli studi al liceo e ho preso il diploma da privatista, eppure oggi parlo tre lingue, faccio riunioni con i top manager di Apple, Google e Microsoft.
Oggi, grazie alla mia infanzia, a mio zio e al Sole 24 Ore con quegli inserti, sono un imprenditore "2.0" come amo definirmi, con piccole sedi sparse per il mondo (Svizzera, Moldavia, Bielorussia) e collaboratori internazionali (Germania, Giappone, Usa) di cui gestisco il lavoro tramite Skype. Senza falsa modestia posso dire di aver inventato un nuovo modo di allenarsi con l'ausilio delle animazioni 3D quando nessuno le utilizzava, se non ad Hollywood. Ho pubblicato il mio primo video animato in 3D nel 2009 su YouTube. Lavoravo a quel video di notte nella mia stanzetta con un pc da poche centinaia di euro ricordando i grandi sacrifici che mio zio aveva fatto prima di me. Nel 2009 YouTube non aveva nemmeno una sede in Europa, ma grazie a quel video che fece 200mila contatti in pochi giorni, venni contattato immediatamente dal loro headquarter Usa per farmi firmare un programma di partnership. Credo di poter dire senza dubbio di essere stato il primo partner italiano di YouTube. Dopo poco ho caricato l'ormai famoso video "8 Min Abs Workout" che oggi conta oltre 40 milioni di visualizzazioni solo in inglese. Le nostre App hanno fatto oltre 20 milioni di download dalla Cina agli Usa. Ogni giorno si allenano tramite le nostre App 1 milione di utenti, in palestra come al parco.
Mi rivolgo a lei perché vorrei fare un regalo a mio zio, il regalo più bello che possa mai avere... fargli leggere su quel giornale che per noi è qualcosa di più di un quotidiano e che lui considera la sua "Bibbia", un articolo che parli anche di lui, di noi, di come il Sole 24 Ore con la sua professionalità abbia dato vita a due sogni oggi pienamente realizzati.
Cordialmente, Marco Bottone
P4P CEO and Founder
Per una volta i lettori di questa rubrica mi perdoneranno se parlerò del Sole 24 Ore e della sua redazione. Siamo noi che dobbiamo ringraziare lei, caro Marco, e suo zio Renato, il dottore in "volontà e Sole", per quello che dite del nostro giornale e del nostro modo di fare informazione. I due sogni imprenditoriali sono diventati realtà grazie a voi, non li abbiamo realizzati noi, sono il frutto della vostra fatica, un misto di intuizione, competenza costruita sul campo e determinazione, che solo i veri capitani d'impresa dimostrano di avere al momento giusto. Non può capire, però, quanto sia importante e motivo di orgoglio, per noi, constatare che siete cresciuti "a pane e Sole" e quanto tutto ciò accresca di responsabilità il nostro lavoro quotidiano. Il regalo più bello è il riconoscimento pieno di fatti e di trasporto personali per la storia autentica di un giornale che si sforza di garantire ai suoi lettori, ogni giorno, un racconto veritiero del Paese e un affaccio mai banale sui fatti del mondo ma, ancora prima, uno strumento di lavoro che ha l'ambizione di risultare indispensabile e ha incorporato nella parola chiave e nelle sue mille guide pratiche i tratti cromosomici divulgativi dell'economia di Zio Paperone. Questo siamo noi, e grazie per avercelo ricordato.
La sfida del Sole di oggi è quella di un sistema multimediale che parte da un unicum assoluto che è il suo giornale cartaceo e mette insieme banche dati e informazione tecnica su un'offerta specializzata di quotidiani digitali che vanno dal fisco al diritto, dal lavoro alla casa, fino alla finanza e a tutti i settori più importanti dell'economia italiana e internazionale. Non c'è attività o professione per le quali il sistema multimediale del Sole, in questi giorni terribili di una crisi che sembra non finire mai, non abbia confezionato un abito su misura (a ognuno il suo) per garantire ai lettori uno strumento di informazione e di lavoro al passo con i tempi di sicura affidabilità. I contenuti e la testa vengono prima, poi arriva il mezzo digitale che consente di moltiplicare all'infinito quel valore costitutivo. Ogni giornale ha un'anima e quella del Sole 24 Ore è questa, si riconosce anche quando raccontiamo la vita delle istituzioni e della società o facciamo informazione culturale come avviene con la Domenica del Sole, perché i tratti di rigore e di analisi comparata sono identici, lo sforzo di entrare nelle cose e sviscerarne contenuti e risvolti nascosti pure. Zio Renato è partito consegnando l'ovatta con la Vespa sotto la pioggia e oggi guida un gruppo farmaceutico da 500 milioni di euro, il nipote Marco è diventato il primo partner italiano di YouTube e ogni giorno "allena" un milione di persone attraverso le sue App. Questa è l'Italia che ci piace e che non ci stancheremo mai di raccontare perché è un patrimonio che va difeso e accresciuto e perché di questo patrimonio, a modo nostro, ci sentiamo custodi e bandiera.
roberto.napoletano@ilsole24ore.com
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