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Il «grand commis» che amava le istituzioni

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1933-2015

Il «grand commis» che amava le istituzioni

Un impegno costante per le istituzioni e l’amministrazione, vissuto in prima persona attraverso gli incarichi ricoperti ma anche come avvocato amministrativista e autore di libri, con una produzione che spazia dai conti pubblici alle autonomie, dalle fondazioni bancarie al partenariato pubblico-privato. Sergio Ristuccia, venuto a mancare l’altro ieri all’età di 81 anni, era entrato poco più che trentenne come magistrato alla Corte dei conti. Dove è rimasto (con periodi “fuori ruolo”) per quasi un altro trentennio, nel corso del quale è stato anche segretario generale.

Ma l’interesse per l’amministrazione “attiva” lo porta nel 1980 a ricoprire per due anni la carica di capo di gabinetto dell’allora ministro del Tesoro Nino Andreatta. In quel periodo presiede fra l’altro il “gruppo di lavoro per la finanza regionale” presso la presidenza del Consiglio . È dello stesso anno il suo volume “Amministrare e governare”, dedicato ai rapporti tra governo, Parlamento e amministrazione nel quadro della crisi del sistema politico.

Parallelamente prosegue infatti l’attività pubblicistica che si articola in una decina di volumi. Seguono infatti i due dedicati al bilancio e alla legge finanziaria, quello sull’autonomia delle banche centrali, dell’88,  e poi altri due sull’informatica nella pubblica amministrazione. Ma negli anni scrive anche di arbitrato, di enti locali e regioni.

Nel 1992, dimessosi dalla Corte dei conti, inizia l’attività professionale di avvocato. Per quattro anni è presidente di Ernst & Young amministrazioni pubbliche e organizzazioni non profit e pubblica uno studio su volontariato e fondazioni, cui ne segue nel 2000 un altro sulle fondazioni bancarie. Unendo ancora una volta la teoria alla pratica è stato anche consigliere della fondazione Compagnia di San Paolo.

L’ultimo libro, del 2009, è intitolato ad “Adriano Olivetti, politico e teorico della politica”: un rapporto di vecchia data quello con la Fondazione Olivetti, di cui è stato anche segretario generale. I suoi ultimi articoli, che spaziano dagli investimenti in ricerca alle riforme costituzionali varate da Renzi, si possono leggere sul sito “Queste istituzioni”, versione online della rivista trimestrale fondata nel 1973 insieme ad altri collaboratori del Centro studi Fondazione Olivetti .