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Un volto nuovo per un nuovo calcio

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UN PASO DOBLE PER DRIBBLARE BLATTER

Un volto nuovo per un nuovo calcio

Prima che sull’impero della Fifa tramonti il potere di Sepp Blatter, sarà passato ancora chissà quanto. Il colonnello di Visp guida il calcio mondiale dal 1998, qualche era geologica fa. A fine maggio si vota di nuovo per quella poltrona. Oltre a Blatter, in corsa sono il principe di Giordania Ali Bin Al-Hussein, i francesi Jérôme Champagne e David Ginola, l’olandese Michael van Praag e anche l’ex giocatore portoghese Luis Figo. Ma è una corsa per modo di dire. A Blatter, comandante plenipotenziario, certosino distributore di manifestazioni, grand commis del consenso politico, manca solo l’ufficialità per l’ennesimo mandato. In questi anni ha saputo conquistare - e avrà al suo fianco - cinque confederazioni (Asia, Africa, Sudamerica, Centro-Nord America e Oceania) su sei. Solo l’Europa gli è contro: Platini si è sfilato dalla corsa temendo di rimanere scottato, una strategia per cambiare volto al calcio mondiale non c’è, ed ecco allora Luis Figo. Molti motivi per augurarsi un exploit di questo homo novus: è un viso giovane, è un ex calciatore, è al di fuori dalle pastoie di palazzo. Ha voglia di cambiare e non ha interessi da difendere. Serve un suo paso doble per dribblare anche Blatter.

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