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I figli della Follia

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tifo violento

I figli della Follia

Sarebbe troppo facile notare che gli olandesi tifosi-guerriglieri del Feyenoord, squadra di Rotterdam in trasferta a Roma, sembrano i figli della Follia, di cui il grande Erasmo da Rotterdam scrisse il famoso Elogio, un classico del pensiero occidentale.
Follia era a sua volta figlia del dio della ricchezza, Pluto, e della ninfa Giovinezza.
Sosteneva di essere stata allattata da due altre ninfe, Ignoranza e Ebbrezza. Vedi il caso.

Ieri centinaia di olandesi, ignoranti e ubriachi, hanno scambiato una fontana (la “Barcaccia” opera del Bernini, ai piedi della scalinata di Trinità de' Monti, a piazza di Spagna) per una piccola cloaca a cielo aperto, danneggiandola.
Ci sono stati scontri con la polizia, una decina di agenti feriti, ventidue arresti, fumogeni, bombe carta, cariche, centinaia di bottiglie di birra scagliate come pietre. Sullo sfondo di una partita di calcio per la quale molti i “black-bloc” di Rotterdam (definizione dell'ambasciatore a Roma) si sono presentati con degli adesivi che raffiguravano la Lupa decapitata con Romolo e Remo uccisi sotto di lei.
Insomma uno spettacolo orrendo, tanto più perché messo in onda da guerriglieri ad alto tasso di alcool scesi da una delle terre più ricche e “rigorose” della nostra Europa.
Intendiamoci. L'Olanda è un paese aperto, civilissimo, all'avanguardia, in molti casi da prendere ad esempio. Ma la pagina scritta ieri da alcuni olandesi è di quelle che non si scordano. E che ci apre gli occhi anche su angoli d'Europa – quella della gente, non della moneta e dei parametri- che facciamo fatica a vedere e interpretare.

Nessuno poteva aspettarsi tulipani da schiere di ultrà che hanno alle spalle una lunga scia di violenze e di antisemitismo. E anche noi, in Italia, avremmo dovuto preoccuparcene molto di più nella fase di prevenzione.
Come al solito, sembra poi che il divieto di vendita di bevande alcooliche sia stato eluso, tra disguidi burocratici e difetti di comunicazione. E andrà chiarito come sia stato comunque possibile che piazza di Spagna sia diventata un teatro di guerriglia urbana finito sulle televisioni di tutto il mondo. Lo sfregio, anche in termini di ordine pubblico, c'è stato e prenderne atto è un dovere.

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