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Momento magico per dire la verità

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L'ANALISI

Momento magico per dire la verità

La reazione dei mercati a ciò che sta facendo la Bce da un lato, e a ciò che sta decidendo la Grecia dall'altro, è emblematica del momento magico che stiamo vivendo. Finalmente, grazie alla liquidità abbondante della nostra Banca centrale, avremo la possibilità - tutti, nessuno escluso - di dire la verità , e smetterla con l'ipocrisia degli ultimi anni.

Provo ad elencare le tre cose che contano.
1) C'è voluto un anno, ma alla fine la leadership di Draghi ha vinto, e un QE ( in italiano, ho scoperto che si chiama PAA : programma ampliato di acquisto di attività ) da 1140 miliardi di euro (o più, se necessario) è stato approvato ed è iniziato. È stato necessario dire che c'era la paura della deflazione, cosa che era più vera un anno fa, che oggi che il programma inizia. Ma meglio tardi che mai, e comunque quel programma può benissimo servire ora ad altri fini non meno importanti. Ad esempio, a tenere sotto controllo la situazione se i greci decidessero di uscire dall'euro.

2) Cosa si può dire dei costi e dei benefici - per la Grecia ! - di una sua uscita dall'euro ? La risposta giusta è abbastanza facile da formulare : spiacerebbe moltissimo a tutti noi, che abbiamo studiato filosofia e greco (sul Rocci, come dice il Presidente Renzi) e consideriamo strana un'Europa senza la Grecia. Ma per loro, i costi di una uscita dall'euro sarebbero nulli, non essendo mai davvero entrati...... Non si trova alcuna traccia che la Grecia abbia saputo trarre beneficio dall'integrazione europea, ed anche il loro ingresso nell'euro era solo una truffa ( hanno fatto bilanci falsi, per essere ammessi, e ne hanno abusato facendo debiti inutili, che non saranno mai in grado di ripagare). Tutto ciò è ben documentato (basta andare sul sito della Eu) dai rapporti del Fondo monetario internazionale: solo una buona economia di mercato ci guadagna dal partecipare ad una più ampia unione economica e monetaria. Ma la Grecia - purtroppo, anzitutto per loro - non è affatto una buona economia di mercato.

3) Le conseguenze di tutto ciò sono abbastanza semplici e il momento della decisione si avvicina. Da un lato, la enorme liquidità immessa dalla Bce azzera il rischio di un effetto contagio - come quello che ci penalizzò moltissimo nell'estate del 2011 (ma di questo se ne occupano già i giudici di Trani, che è la nostra piazza finanziaria più nota al mondo...). Dall'altro, possiamo anche decidere che per una serie di motivi sociali, politici, culturali, la permanenza della Grecia nella comune casa europea è un valore in sé ed allora la smettiamo subito con l'atteggiamento dei «Compiti a casa» che anche quest'anno l'arcigna maestra (dall'inconfondibile accento tedesco, come erano le istitutrici di una volta) sta cercando di infliggere alla Grecia. Servirebbe qualcosa di molto più serio ed ambizioso, per aiutare la Grecia ad aiutare se stessa: a diventare una buona economia di mercato, a trarre beneficio dall'integrazione con il resto dell'Europa, e così via.

John Hicks scrisse una volta che «la funzione sociale della liquidità è che ti dà il tempo per pensare ». Sarebbe ora che se lo ricordassero i governi interessati. Grazie alla Bce, possiamo finalmente chiedere ad Atene di decidere cosa vogliono fare i greci assieme a noi, e quindi - visto che finora è stata una truffa - se in futuro possiamo fare qualcosa per aiutarli a crescere assieme a noi (se no, perché diremmo che siamo ugualmente membri di una Unione economica e monetaria?) . La liquidità della Bce ci dà il tempo per incominciare a dire la verità , e di questi tempi non è poca cosa.

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