Macchè titoli di Stato. Non basta. La Bce dovrebbe acquistare direttamente i bond delle banche d'investimento. Così il credito andrebbe diritto all'economia. La provocazione, perchè di quello si tratta, è del guru Jim O' Neill, ex-Goldman Sachs e noto economista. Lo ha detto ieri nel corso del workshop Ambrosetti nel panel sul quadro economico globale, nel dibattito con Nouriel Roubini.
Sul QE della Bce si è scritto e detto già tanto e si continuerà a dibatterne per chè è una novità assoluta. Come ha commentato ieri il ministro greco Yanis Varoufakis, tutto sarebbe più semplice per Mario Draghi se avesse un unico titolo di Stato da comprare e non i titoli di debito di 19 Paesi diversi. Così, invece di rincorrere la frammentazione dei mercati, tanto varrebbe acquistare direttamente i bond delle banche d'investimento. Abbattendo il loro costo della raccolta, probabilmente il credito all'economia arriverebbe prima. Ma finora le banche, per finanziarsi presso la Bce (come del resto presso qualsiasi banca centrale) devono depositare a garanzia del collaterale. Le banche centrali non si espongono al rischio banca. Anche questa, se Jim O'Neill venisse ascoltato, sarebbe una novità assoluta. Resta il fatto che la Bce sta già pensando a come allungare la lista dei bond “eligible” perchè quelli tedeschi presto non basteranno.
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