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La scelta di Londra sulla crescita asiatica

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BANCHE E STRATEGIE POLITICHE

La scelta di Londra sulla crescita asiatica

Stanchi di contare poco o nulla nelle istituzioni multilaterali dedicate ai Paesi in via di sviluppo e forti di enormi riserve valutarie, i cinesi hanno deciso di far da sé. E di occuparsi in prima persona dello sviluppo dell'Asia creando una nuova struttura, l'Aiib, l'Asia infrastructure investment bank, per la quale Pechino ha lanciato una campagna acquisti, facendo breccia anche tra Paesi aderenti che non sono affatto in via di sviluppo. Altri potrebbero accodarsi all'Aiib oltre alla Gran Bretagna, il che alimenta nuovi timori: si teme un' istituzione parallela alle sigle ben note, ad Asian development bank, al Fondo per le infrastrutture della World Bank, per giunta con la Cina principale stakeholder ad esercitare un diritto di veto oltre i confini asiatici.

Un'influenza politica costruita sul bisogno asiatico di infrastrutture che le realtà esistenti, va detto, soddisfano in minima parte. Tanto attivismo preoccupa, ma è un fatto: Pechino ha riempito spazi esistenti. Occorre rifletterci, prima che la Cina salga sul podio di prima potenza economica mondiale. (Rita Fatiguso)

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