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Un colpo per Lufthansa

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Un colpo per Lufthansa

Il disastro del volo 4U925 non poteva venire in un momento peggiore per Lufthansa. La sua linea aerea low-cost Germanwings, cui apparteneva l'Airbus precipitato in Francia, è infatti l'elemento chiave di una ristrutturazione della compagnia di bandiera tedesca.
francoforte.

Una ristrutturazione che ha provocato una raffica di scioperi dei piloti e che cerca di rimediare a una situazione difficile, sfociata lo scorso anno in pesanti perdite.
L'incidente di ieri è il primo schianto fatale che coinvolge Germanwings, dalla sua fondazione nel 2002, e il primo per il gruppo Lufthansa dal 1993. L'amministratore delegato della low-cost, Thomas Winkelman, ha confermato che la compagnia possiede diversi altri A320 della stessa età (24 anni) di quello caduto sulla rotta Barcellona-Düsseldorf, e che la loro operatività non verrà bloccata. In serata, però, Germanwings ha dovuto cancellare 30 voli in Europa di cui 7 in partenza da Düsseldorf, in quanto parte del personale si è rifiutato di volare.

Il velivolo coinvolto aveva effettuato la manutenzione ordinaria lunedì, secondo la compagnia e compiuto la sua più recente revisione generale l'estate scorsa, ma secondo fonti di stampa tedesche lunedì era rimasto a terra a Düesseldorf a causa di problemi tecnici. Secondo un portavoce Lufthansa, il problema era però stato risolto.
Basata a Colonia e acquistata interamente da Lufthansa nel 2009, Germanwings ha trasportato lo scorso anno 16 milioni di passeggeri su 130 destinazioni. Nei programmi di Lufthansa, verrà ribattezzata Eurowings e assumerà tutti i voli a corto raggio in Europa dagli scali tedeschi, con l'esclusione di Francoforte e Monaco di Baviera, e inizierà a operare anche sul lungo raggio. Il progetto fa parte di un piano di Lufthansa per abbassare i costi delle proprie operazioni: gli equipaggi, e in particolare i piloti, di Germanwings sono meno cari di quelli della casa madre. Secondo Carsten Spohr, amministratore delegato di Lufthansa, il gruppo non può continuare a competere portando sulle spalle «l'eredità del passato». Lufthansa si trova stretta fra la concorrenza di altre low-cost come Easyjet e AirBerlin sul corto raggio e quella delle compagnie statali, soprattutto del Golfo, sul lungo raggio.

Il progetto della compagnia ha portato però a uno scontro molto duro con i piloti, i quali già nel 2014 hanno realizzato 15 giorni di scioperi, che sono costati a Lufthansa 232 milioni di euro. La compagnia ha chiuso il bilancio con una perdita, in base alle regole contabili tedesche, di 732 milioni di euro, dopo un profitto di 407 milioni nel 2013. Oltre agli scioperi, hanno pesato le perdite su alcuni contratti derivati a protezione dei movimenti del prezzo del carburante. Lufthansa ha annunciato che non darà dividendo, anche se, secondo le regole contabili internazionali, ha chiuso l'esercizio 2014 in utile per 55 milioni di euro, in calo dell'82% rispetto all'anno precedente. Il gruppo ha varato un piano di ristrutturazione, battezzato Score, che negli ultimi tre anni ha fruttato risparmi per 2,5 miliardi di euro e ha in programma tagli per altri 1,7 miliardi quest'anno e il prossimo.

Il 2015 si prospettava un po' meglio del precedente grazie al calo del prezzo del petrolio (anche se in parte compensato da fattori valutari avversi), con un utile operativo atteso a 1,5 miliardi di dollari, contro 1,2 miliardi del 2014. Ma anche quest'anno si è aperto all'insegna degli scioperi dei piloti, a causa della vicenda Germanwings e di altre rivendicazioni riguardanti le condizioni dei prepensionamenti. La settimana scorsa i piloti Lufthansa hanno scioperato da mercoledì a sabato, prolungando giorno in giorno l'agitazione e provocando la cancellazione di migliaia di voli. Secondo le prime stime, le perdite potrebbero sfiorare i 100 milioni di euro. Lo scontro è diventato così aspro che i sindacati del personale di bordo si sono offerti di fare una mediazione, in quanto si ritengono danneggiati dall'azione dei piloti. Un tentativo di ripresa del negoziato era fissato per ieri, ma è stato rinviato a causa del disastro del volo Germanwings.

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