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Se la Vigilanza siede nel cda del vigilato

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Italia

Se la Vigilanza siede nel cda del vigilato

Tra le tante novità piovute sulle banche italiane con la Vigilanza unica europea, in vigore dal novembre scorso, ce n'è anche una che impatterà poco sui bilanci ma molto sulle abitudini dei vigilati: la possibilità, per la Bce, di inviare uno o più osservatori alle riunioni dei consigli di amministrazione delle banche. In pratica, per le italiane ci sarà da aggiungere un posto (o più posti) al tavolo del board: le prime a essere coinvolte saranno UniCredit e Intesa Sanpaolo, ma è probabile che successivamente gli ospiti bussino alla porta anche delle altre banche. Qualche consigliere potrebbe storcere il naso, tutte le novità - in fondo - spiazzano. Ma a ben guardare la prassi, già in vigore in altri Paesi europei, è perfettamente coerente con la linea della Vigilanza unica, che prevede massima trasparenza e flusso continuo di dati tra i vigilati e Francoforte, che ha sempre piena visibilità sullo stato di salute di ogni singola banca senza dover aspettare l'occasione di un'ispezione ad hoc. Le regole del gioco non si cambiano, ma si possono sfruttare al meglio; e mai come in questo caso, per le banche italiane prevenire è meglio che curare.

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