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Milano violentata: inammissibile ma è accaduto

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IL COMMENTO

Milano violentata: inammissibile ma è accaduto

Il centro di Milano sequestrato, violentato e annerito dai guerriglieri urbani dei “No Expo” è uno spettacolo al quale non avremmo voluto assistere ma che in qualche modo temevamo. E nel giorno dell'inaugurazione dell'Esposizione universale, con Milano vetrina del mondo e portabandiera di un'Italia che scommette su un futuro di crescita, ecco materializzarsi l'incubo. Milano 2015 come Genova 2001, la guerra per bande nel cuore della città, il fuoco, i lacrimogeni, i sassi, bombe carta, negozi e sedi di banche bruciati, auto incendiate, i caschi blu della polizia contro gli uomini incappucciati di nero vestiti.

Affermare che la contestazione non può mai, per nessun motivo, scivolare nella violenza è doveroso ma, diciamolo francamente, inutile. Anche stavolta, troppi segnali indicavano che dal movimento dei “No Expo” sarebbero arrivate non parole critiche ma veri e propri attacchi sul campo. In quelle strade e in quelle piazze dove i cittadini milanesi, armati solo di buon senso e di amore per la città, sono scesi per ripulire e cancellare le orme di una violenza premeditata.

Se la prevenzione è stata adeguata lo si vedrà, non sono queste le ore per attizzare dubbi e polemiche. Ma deve essere chiaro che alle forze dell'ordine, alle quali va un sostegno fermo e incondizionato, non è permesso di sbagliare. Expo 2015, cioè Milano, Italia, mondo.

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