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Prodi, ricucire con la Russia

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Prodi, ricucire con la Russia

Romano Prodi è amareggiato.«Questo sembra ormai un treno senza controllo», scuote la testa rispondendo alla richiesta di un commento sul prolungamento delle sanzioni europee alla Russia.
Tra i padiglioni sul Golfo di Finlandia che ospitano la Davos dei russi, l'ex premier italiano ed ex presidente della Commissione europea, ora presidente della Fondazione per la collaborazione tra i popoli, sintetizza quello che pensa: «Se gli americani e i russi lo volessero, potrebbero sconfiggere l'Isis e il terrorismo in un giorno. Ma la crisi ucraina avvelena le radici».

Più tardi, ieri pomeriggio al Forum economico internazionale di San Pietroburgo, Prodi è stato protagonista di uno scambio dal titolo «Una roadmap per il riavvicinamento tra Europa e Russia». Con la guerra in Ucraina costantemente sullo sfondo, rispondendo alle osservazioni del giornalista americano Peter Lavelle, anchor di Russia Today, Prodi ha riassunto quella radice del problema ripetendo più volte due parole: “buon senso”.

«Siamo andati ben oltre», spiega. Eppure è soltanto il buon senso che deve guidare Russia e Unione Europea nel momento in cui i loro legami si sono così complicati. «Sia i russi che gli europei devono cambiare approccio – ha detto Prodi -. La situazione è così irrazionale. Tutti ci perdono in questo conflitto. Bisogna invece farsi guidare dal buon senso, trovare un ambito di interessi comuni, mostrare buona volontà. Dalla realizzazione di un progetto devono vincere tutti. Si esce dal vicolo cieco con nuove proposte. Le mie le ho già fatte». Le ripete. «È evidente che se si scava nel passato il problema non si risolve, bisogna trovare altre basi per costruire rivolti al futuro». Quello stesso buon senso, in fondo, non sembra essersi esaurito nei rapporti tra russi e americani: almeno questo è l'auspicio di Romano Prodi che come prova ricorda l'incontro tra Vladimir Putin e il segretario di Stato americano John Kerry, a Sochi il 12 maggio scorso.

«Spero che non si tratti di una situazione che resterà senza risultati», ha detto l'ex presidente della Commissione europea. Anche perché all'Europa «in questo momento manca un leader: la Germania non è pronta a prendere il ruolo su di sé».
A margine del suo intervento Prodi ha commentato la crisi greca. «Si troverà un compromesso – ha detto all'agenzia Agi -. È chiaro che nessuno ha interesse che la Grecia esca dall'Eurozona. Ma non sarà comunque un gran compromesso. Si tratterà di un rinvio dei problemi, e non di una soluzione definitiva». (A.S.)

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