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Legalità, condizione di sviluppo

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Legalità, condizione di sviluppo

Se l’istituzione smarrisce il senso di legalità, dà cattivo esempio al cittadino. Corruzione, malaffare, dilagano in una Italia in cui i singoli si allontanano dalla cosa pubblica. Uno spaccato degli attuali anni bui è emerso dalla tavola rotonda “La legalità come condizione di sviluppo della democrazia” che si è tenuto ieri pomeriggio all’Hotel La Palma, moderato da Duilio Giammaria con la partecipazione di Franco Roberti, Procuratore Nazionale Antimafia, Giovanni Colangelo, Procuratore Capo della Repubblica di Napoli, Marcello Sorgi, editorialista de La Stampa e Alessandro Barbano, direttore de Il Mattino. Un dibattito che ha preso le mosse da due articoli di Marcello Sorgi (“Italia, il Paese della legalità smarrita”) e di Alessandro Barbano (“La legalità ha i nemici in casa”) scritti proprio per la pubblicazione ufficiale del premio Agnes.

Giornalismo e comunicazione, ma anche spettacolo e intrattenimento, anche quest’anno i temi al centro della Cerimonia di Premiazione della VII edizione del “Premio Biagio Agnes”, che si è tenuta alla Certosa di San Giacomo a Capri, l’appuntamento clou della kermesse promossa e organizzata dalla Fondazione Biagio Agnes, presieduta da Simona Agnes.

Il premio quest’anno è stato assegnato a 12 vincitori, firme di prestigio del mondo dell’informazione e manager del mondo dell’editoria italiana e internazionale che si sono alternati sul palco nel corso della Cerimonia ripresa dalla Rai e condotta da Franco Di Mare e Mia Ceran. A Virman Cusenza, direttore de Il Messaggero, il “Premio per la carta stampata”. Il Tg1, rappresentato dal direttore Mario Orfeo, si è aggiudicato il “Premio per la televisione”. Al ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, il “Premio Giornalista nel Governo”: Gentiloni in videomessaggio ha raccontato la sua esperienza da giornalista sottolineando l’importanza della professione nell’epoca moderna. Ad Alessandra Galloni, responsabile per l’Europa del Sud ed editorialista economico della Reuters, il “Premio Internazionale” consegnato dal direttore generale della Rai Luigi Gubitosi. E ancora, Bernardo Valli ed Enrico Vanzina, sono i due vincitori nella categoria “Premio speciale”. A Jas Gawronski, che ha anche presentato il suo ultimo libro “A cena dal Papa e altre storie”, il “Premio alla carriera”. A consegnare a Ernesto Mauri, ad del Gruppo Mondadori, il “Premio Costume e Società” assegnato al settimanale francese Closer, è stata Simona Agnes, che ha portato i saluti del presidente della giuria Gianni Letta e ricordato l’impegno della Fondazione nel promuovere la professione giornalistica anche con due borse di studio. Rtl 102.5 e IlSussidiario.net hanno ottenuto il riconoscimento nella categoria “Radio” e in quella dedicata alle “Nuove Frontiere del Giornalismo”. A Nathania Zevi, su Rai Tre con Agorà, il “ Premio Giovani Under 35”. Ad Aldo Cazzullo, editorialista del Corriere della Sera e autore del libro “La guerra dei nostri nonni” (Mondadori, 2014) il premio per il giornalista scrittore. La cerimonia di premiazione verrà trasmessa venerdì 26 giugno in seconda serata su Rai1.