Una spigolatura della riforma della scuola, approvata dal Parlamento il 9 luglio, è passata sotto silenzio. Il comma 174 del maxiemendamento prevede la possibilità di estendere ulteriormente i contratti per la fornitura dei servizi di pulizia affidati dalle scuole pubbliche, in Sicilia e nelle province di Napoli e Salerno (dove non esistono convenzioni Consip), fino a luglio 2016. Secondo il gruppo parlamentare Alternativa Libera, che ha provato a sollevare il caso in Parlamento, inoltre prevede indirettamente che i servizi di pulizia delle scuole situate nel resto d’Italia, siano affidati alle imprese che hanno stipulato convenzioni con la Consip, tra le quali il Consorzio nazionale servizi, finito nell’inchiesta Mondo di mezzo per l’affidamento di due appalti Ama a Roma nel settore ambientale, commissariati dal prefetto il 23 gennaio. Salvatore Buzzi era nel Comitato di sorveglianza (sostituito a dicembre 2014 dallo stesso Cns). La convivente di Buzzi, Alessandra Garrone, dal 24 novembre era consigliera e, dal 17 maggio 2013, anche vicepresidente del cda della coop 29 Giugno operante anche nel settore della pulizie. Diverse imprese che hanno vinto la gara Consip per la pulizia delle scuole, tra cui lo stesso Consorzio nazionale servizi, sono ora sotto istruttoria Antitrust per presunte pratiche anticoncorrenziali adottate nell’espletamento della gara (dal valore di 1,63 miliardi). L’istruttoria si concluderà entro il 31 dicembre 2015.
Il gruppo di Alternativa Libera alla Camera, in sede di discussione della riforma sulla scuola, ha chiesto senza successo «di introdurre un termine improrogabile di 90 giorni a partire dalla data di entrata in vigore della legge per l’affidamento delle gare di pulizia e servizi accessori nelle scuole italiane. La Consip verifichi l’opportunità di mantenere tra i suoi fornitori il Cns, visto che la legge prevede che le aziende aggiudicatarie di appalti pubblici devono mantenere i requisiti che gli hanno consentito di partecipare alla gara, per tutto il tempo di esecuzione del contratto».
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