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Se la scrittrice è contro la centrale

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il caso geotermico in umbria

Se la scrittrice è contro la centrale

Come era accaduto a metà ’800, molti intellettuali si schierano contro il cambiamento della società. Centocinquant’anni fa in Inghilterra persone di cultura come John Ruskin o George Eliot si schierarono a fianco degli aristocratici e del lumpenprolätariat straccione nel denunciare il «vandalismo ferroviario» prodotto dall’invenzione del secolo, il treno.

Nei loro libri e articoli, nelle conversazioni nei salotti o durante la villeggiatura in campagna, gli intellettuali inglesi di allora protestavano indignati contro gli investimenti in linee ferroviarie: i treni non servono (così scrivevano), impoveriscono il Paese, arricchiscono solamente i borghesi capitalisti, snaturano il mondo, distruggono l’ambiente.

In questi giorno una scrittrice dalla penna finissima, Susanna Tamaro, ha scritto contro il progetto di una centrale geotermica (energia pulita) in Umbria. Non è sola. Erri De Luca è fortemente contro i treni ad alta velocità. Alberto Asor Rosa ha contestato tempo fa il progetto dell’autostrada tirrenica. (J.G.)

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