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Una giornalista che sapeva «vedere»

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a palazzo pirelli il premio giornalistico “sara Bianchi”

Una giornalista che sapeva «vedere»

«Sottolineare il ruolo e la funzione sociale che il giornalista svolge nel lavoro quotidiano a contatto diretto con le istituzioni e i cittadini», dando «un concreto riconoscimento a coloro che con la loro attività professionale hanno sensibilizzato l’opinione pubblica su temi sociali, umani e civili di particolare attualità».

Questo l’obiettivo del Premio Giornalistico “Sara Bianchi” assegnato ieri al Belvedere “Enzo Jannacci” di Palazzo Pirelli a Milano a quattro giornalisti poco noti al grande pubblico, ma sicuramente di grande talento: Claudio Staiti (Gazzetta del Sud), Lavinia Farnese (Vanity Fair), Valentina Berdozzi (Reporter Nuovo) e Rossella Grasso (Inchiostro on-line). Giornalisti dotati di grande professionalità che hanno fatto onore con i loro contributi al lavoro di Sara, la giornalista del Sole 24 Ore scomparsa il 12 ottobre 2013. Un lavoro svolto sempre con grande senso di responsabilità senza mai prendere le scorciatoie facili del «taglia e incolla», attento a riportare la «verità sostanziale dei fatti» e a garantire la correttezza etica e deontologica. Un rigore morale che ha sempre contraddistinto una collega apprezzata sia all’interno dei giornali per i quali ha lavorato, sia all’interno degli enti di categoria a cui non ha fatto mai mancare impegno e determinazione. Il direttore del Sole 24 Ore, Roberto Napoletano, ne ha voluto ricordare «gli occhi puliti, la trasparenza nei comportamenti, quella passione giornalistica che nessuno di noi può permettersi di perdere se ama davvero questo mestiere. La sfida dell’innovazione si vince con il giornalismo e con quella passione, chi pensa di vincere con il marketing tecnologico non vincerà e renderà tutti meno liberi». Sara aveva la capacità di cogliere l’aspetto essenziale in ogni cosa che vedeva restituendone la complessità: ora un premio giornalistico ne ricorda caratteristiche e professionalità. La cerimonia di premiazione si è svolta alla presenza fra gli altri del Presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo, del vicesindaco di Milano Francesca Balzani, del prefetto Francesco Tronca, del presidente del Consiglio nazionale dell’ordine dei giornalisti, Enzo Iacopino, la madre di Sara, Silvia, e il padre Giovanni Bianchi, che ne ha ricordato con commozione il tratto umano, la passione civile e l’amore per il giornalismo.