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Premio Estense a Jas Gawronski

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a lilli gruber il riconoscimento «g.granzotto»

Premio Estense a Jas Gawronski

Una volta chiese a Fidel Castro perché mai indossasse sempre l’uniforme da guerrigliero. Il Líder máximo ribatté: «Ma lei, al Papa, glielo ha chiesto perché porta sempre quel vestito bianco?». Sono passati trent’anni da quello scambio di battute: oggi l’intervistato veste solo in tuta e parla al Papa personalmente; intanto, l’intervistatore, Jas Gawronski, è appena stato insignito del Premio Estense, proprio grazie a quella e ad altre memorabili chiacchierate raccolte nel libro A cena dal Papa (Aragno).

Ieri a Ferrara non si è fatto che parlare di pontefici: non tanto di Francesco quanto di Giovanni Paolo II, attovagliato con il giornalista per l’intervista, ma anche di papi laici come Gianni Agnelli e Malcolm X, passando per criminali come Priebke e filosofi come Lukács. Per i suoi ritratti Gawronski è stato omaggiato ieri sera dell’Aquila d’oro Estense, mentre a Lilli Gruber è spettata la Colubrina d’argento del “Riconoscimento Gianni Granzotto” per essersi «particolarmente distinta per correttezza, impegno e professionalità».

«Questa 51esima edizione è stata una delle più emozionanti», ha dichiarato dopo lo scrutinio Riccardo Maiarelli, presidente di Unindustria Ferrara, che promuove l’Estense dal 1965 come «significativo omaggio» al giornalismo italiano. «È stata un’edizione emozionante anche per il testa a testa finale», che ha fatto vincere Gawronski alla quarta votazione con 24 voti su 47 votanti (dei 49 giurati totali: 9 “tecnici” e 40 “popolari”). Secondo, per pochissimi voti, è finito Marco Damilano con La Repubblica del selfie (Rizzoli), seguito da Michele Ainis con La piccola eguaglianza (Einaudi) e da Mario Andreose con Uomini e libri (Bompiani): tutti i finalisti si aggiudicano però un premio in denaro di 5mila euro.

«La straordinarietà di questo premio è che si rivela, anno dopo anno, sempre più un inno alla lettura, testimoniato dalla qualità della partecipazione con la quale la giuria popolare valuta i libri finalisti», ha commentato il direttore del Sole 24 Ore Roberto Napoletano, qui in veste anche di presidente della Giuria tecnica. «Dagli interventi emerge un amore per la lettura che rinfranca». Lo testimonia pure il nuovo Premio Piazza Nova, andato a Sergio Calamandrei, Davide Di Falco, Marco Gemelli e Nicoletta Rinaldi, per le migliori recensioni ai quattro libri finalisti scritte su Anobii.com. «Per me è un onore essere qui», ha detto il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, chiudendo le celebrazioni al Teatro Comunale: «Questo premio e questo luogo così bello mi riconfermano che l’Italia è meravigliosa. Ma noi dobbiamo essere bravi a meritarcela».