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Sofferenze in vendita aspettando la bad bank

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compravendite di crediti deteriorati

Sofferenze in vendita aspettando la bad bank

Alcuni osservatori la definiscono come una vera e propria “rinascita” del mercato delle sofferenze bancarie. Certo è che se il trend visto in questi primi nove mesi dell’anno verrà confermato nei prossimi mesi, l’Italia potrebbe assistere a un autentico riscatto delle compravendite di crediti deteriorati. Nel primo semestre dell’anno le banche hanno già ceduto circa 5 miliardi di euro di non performing loans, un ammontare doppio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Il tutto sta avvenendo nell’attesa che venga varata la bad bank (o meglio: asset management company), cui toccherà l’acquisto degli npl dalle aziende di credito. Un’attesa per ora vana, vista la complessità del dialogo con Bruxelles. Sia chiaro: il fatto che il mercato si stia muovendo in autonomia, pur in assenza di sviluppi concreti, è un segnale confortante. Anche perchè dimostra la reattività degli istituti, l’interesse dei compratori e l’appeal di asset che fino a qualche tempo fa sembravano invendibili. È però illusorio credere che il mercato, da solo, riesca a deconsolidare la massa di crediti deteriorati in pancia al sistema (sono circa 200 miliardi le sofferenze in Italia). Meglio che a Bruxelles se ne rendano conto il prima possibile. (L.D.)

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