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Boeri: centrale il rapporto tra cittadini e Pa

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previdenza

Boeri: centrale il rapporto tra cittadini e Pa

Da quando è iniziata la campagna “La mia pensione” «abbiamo aumentato il popolo dei Pin Inps di circa un milione». Il presidente dell’Inps, Tito Boeri, è intervenuto ieri a Capri per la giornata inaugurale del convegno “Digitale per la crescita” organizzato da EY. «Non possiamo non considerare - ha spiegato l’economista - che ci sono resistenze all’innovazione. E non è solo portando termini inglesi in slide e brochure o parlando di digitale che si attua la svolta digitale della pubblica amministrazione.

Non dimentichiamo che tutto passa attraverso il rapporto diretto fra cittadini e Pa». Qui Boeri fa poi l’esempio di ciò che accade nel passaggio, alle volte enormemente lungo, fra l’entrata in vigore di una legge e la sua implementazione. «L’entrata in vigore - dice Boeri - è immediata. Le procedure informatiche alle volte richiedono approfondimenti, adeguamenti e collaudi». Da qui «i disguidi, come ci sono stati per esempio nei congedi parentali. Ma la colpa non è della Pa, piuttosto della scelta politica a monte».

Tornando a “La mia Pensione”, si tratta di una sorta di estratto conto per poter controllare la propria situazione contributiva ed effettuare simulazioni sull’entità della propria futura pensione. Boeri ha portato tutta una serie di numeri per descrivere alla platea l’operazione e i suoi primi risultati. In particolare la percentuale di “molto buono” e “buono” con cui 45mila partecipanti alle simulazioni hanno risposto relativamente alla “completezza delle informazioni” e i buoni feedback sul “contenuto informativo”, hanno fatto dire a Boeri, tramite una slide, che «certificano i costi dei 20 anni di ignavia di Stato, in cui non si è potuto informare i cittadini».

Allo stesso tempo il presidente Inps ha riconosciuto che «occorre raggiungere più giovani», se è vero del resto che in 5 mesi gli accessi sono stati oltre 4,8 milioni. Ma l’interesse al servizio registra un picco per i nati nella classe tra il ’55 e ’63. Quindi all’operazione restano interessati più che altro gli over 50.

E nella direzione di spingere anche i più giovani a interessarsi del proprio futuro previdenziale «anche in collaborazione con Rai stiamo studiando un’iniziativa per favorire il fatto che i giovani prendano in mano proprio futuro», ha spiegato. Al di là di questo, la “busta arancione” arriverà per posta in forma cartacea a coloro i quali non abbiano ancora richiesto il Pin per usufruire del servizio online “la Mia Pensione”.

A margine del convegno il presidente dell’Inps ha poi risposto a chi gli chiedeva un commento sull’ipotesi di introdurre prestiti aziendali per andare in pensione anticipatamente. «Aspettiamo la legge di stabilità e vediamo cosa c’è scritto. Quello che posso dire è che se si interviene sulle pensioni è bene fare un intervento serio, non considerare interventi parziali, bisogna cercare di fare l’ultima riforma delle pensioni».