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Tutto il calcio sospeso per sospeso

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BLATTER E PLATINI FUORI PER 90 GIORNI

Tutto il calcio sospeso per sospeso

Sepp Blatter, assieme a Michel Platini e Jerome Valcke, è stato momentaneamente sospeso dalla Fifa. La sospensione, decisa dal comitato etico, avrà effetto per novanta giorni, ed è prorogabile di altri quarantacinque. Prosegue dunque il terremoto in seno al massimo organo calcistico mondiale, con Blatter che solo poche settimane fa era finito nel registro degli indagati della Procura svizzera con le accuse di gestione fraudolenta e appropriazione indebita.

Accuse che toccano da vicino anche Michel Platini, inizialmente ascoltato come persona informata dei fatti, e poi coinvolto nell’indagine su un versamento da 1,8 milioni di euro effettuato nel 2011 per dei non precisati lavori svolti dall’attuale presidente della Uefa, nonché candidato alla successione di Blatter nelle elezioni in programma nel febbraio 2016. Per quanto riguarda Jerome Valcke, segretario generale della Fifa dal 2017 al 2015, la sospensione decisa dal Comitato Etico fa seguito alla rimozione dall’incarico disposta lo scorso 17 settembre. Blatter, che nel corso di questi novanta giorni di sospensione non potrà in alcun modo né rappresentare, né agire per conto della Fifa, è finito al centro delle indagini della Procura svizzera per aver siglato un accordo con la Federazione caraibica per la cessione dei diritti televisivi delle edizioni 2010 e 2014 della Coppa del Mondo a un prezzo inferiore rispetto a quanto dovuto. Episodio, quest’ultimo, che ha alimentato il sospetto di possibili collegamenti con Jack Warner, presidente della Federazione caraibica all’epoca dei fatti e arrestato lo scorso maggio assieme ad altri otto dirigenti della Fifa a Zurigo.

Ma la Procura svizzera ha aperto un altro fascicolo su Blatter, legato ai suoi rapporti con Michel Platini. Nel 2011, infatti, il presidente della Fifa ha versato sul conto del numero uno della Uefa un bonifico da due milioni di franchi svizzeri, pari a circa 1,8 milioni di euro. Pagamenti che Platini ha sempre definito leciti, riguardanti un lavoro svolto ben prima di diventare presidente della Uefa e saldati dalla Fifa dieci anni dopo per presunte difficoltà finanziarie. Una difesa troppo debole per schivare la sospensione, che il presidente del principale organo calcistico europeo aveva già anticipato nella giornata di ieri, definendola «un tentativo di danneggiare la mia reputazione». Un’accusa ai danni del Comitato Etico, per il quale Platini richiede che «un organo di giudizio indipendente e imparziale faccia luce sugli eventi che hanno portato all’apertura di questi procedimenti investigativi».

Per Platini si tratterebbe del secondo caso spinoso da affrontare nel giro di un anno, dato che prima del versamento effettuato da Blatter è stato protagonista della cena organizzata dal presidente francese Nicolas Sarkozy assieme allo sceicco Al Thani poche settimane prima dell’assegnazione dei Mondiali del 2018 e del 2022. Un incontro nel quale la presenza di Platini avrebbe giocato un ruolo chiave proprio per i suoi rapporti con i qatarioti, a cui è stata attribuita l’organizzazione della Coppa del Mondo con dodici anni di anticipo ai danni degli Stati Uniti. Una chiusura del cerchio, dato che l’indagine svizzera nasce proprio dalle accuse di gestione illecita e riciclaggio di denaro nell’assegnazione delle due edizioni dei Mondiali in questione.

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