Commenti

La cultura, l’impresa e le polemiche sterili

  • Abbonati
  • Accedi
le nomine all’auditorium di mosca

La cultura, l’impresa e le polemiche sterili

Non c’è giorno in cui l’affaire Marino non offra nuovi spunti in una polemica sempre più umiliante per i suoi protagonisti e per la città di Roma. L’ultima puntata è tutta nelle parole di Matteo Orfini, il commissario del Pd romano che ha tirato fuori da un repertorio d’antan l’accusa al sindaco di essere servo dei “poteri forti”.

E quale sarebbe la grave colpa di Marino? Quella di aver nominato due imprenditori, Azzurra Caltagirone e Aurelio Regina, nel Consiglio d’amministrazione dell’Auditorium di Roma, insieme al manager internazionale Josè Ramon Dosal Noriega. Orfini può avere tutte le ragioni a volere le dimissioni di Marino. Ma farebbe bene a non coinvolgere istituzioni importanti della città in una polemica sterile. Ovunque, nel mondo, gli esponenti del mondo dell’impresa e del lavoro danno meritevolmente il proprio contributo di esperienza manageriale e organizzativa alle istituzioni culturali, in una proficua interazione tra soggetti pubblici e privati che arricchisce il tessuto sociale e culturale delle città e delle comunità locali. Se poi per Orfini un imprenditore resta sempre e comunque un avversario di classe è lui che sbaglia cultura. E forse anche secolo.

© Riproduzione riservata