Come disse l'icona americana del baseball Yogi Berra, «il futuro non è più quello di una volta». Abbiamo vissuto la crisi, la risposta delle autorità e diversi anni di tassi d'interesse molto bassi. Perfino il modello operativo, e addirittura la stessa importanza delle banche, sono stati messi in discussione.

Ma sono convinta che le sfide che abbiamo superato insieme ci abbiano reso più forti e che il futuro davvero non sia quello che sembrava negli anni bui del dopo-crisi. Ho fiducia nel futuro del nostro settore. Dal 2008 ad oggi abbiamo realizzato molti cambiamenti.
Abbiamo dovuto aumentare di dieci volte il capitale nel sistema e di quattro volte gli attivi liquidi.

Ma abbiamo anche dovuto analizzare e modificare il nostro comportamento collettivo, il modo in cui facciamo le cose. Nel corso della sua storia, Santander ha sempre visto il cambiamento come un'opportunità per migliorare. Attualmente lavoriamo al servizio di più di 100 milioni di clienti in mercati con una popolazione totale di un miliardo di persone. Oggi l'opportunità da cogliere sta nel saper offrire la forza e la fiducia che devono contraddistinguere una grande banca globale, insieme all'agilità di una società imprenditoriale.

Dobbiamo concentrarci sulla nostra più grande qualità: la sostenibilità che nasce dalla forza del nostro team e dai rapporti duraturi con i clienti.
L'economia mondiale ha bisogno di un ecosistema variegato di banche grandi e piccole, globali e locali, con differenti modelli operativi, strutture di finanziamento e bacini di clienti. Ciò che conta non sono le dimensioni. Quello che davvero conta per la nostra sicurezza economica è che le banche siano gestite in modo efficace.
In questo senso, credo che Santander si avvicini all'esempio di banca ideale dal punto di vista delle autorità.

La fiducia e la responsabilità oggettiva sono al centro della nostra gestione aziendale.
E per non perdere importanza, dobbiamo affrontare tre questioni principali: la responsabilità; l'adattabilità; e la redditività. La responsabilità non è una scelta per Santander: è intrinseca nella nostra cultura. In termini pratici, significa adoperarci perché ogni cosa che facciamo sia semplice, personale ed equa per i nostri collaboratori, i clienti, gli azionisti e le comunità. Semplice, per assicurare la massima chiarezza nel realizzare la nostra missione di aiutare le persone e le aziende a prosperare.

Personale, perché vogliamo semplificare la vita dei nostri collaboratori e clienti.
Equa, perché crediamo che l'equità porti alla fiducia e la fiducia alla prosperità.
Stiamo vivendo una rivoluzione non solo sociale ma anche tecnologica e vogliamo fare la nostra parte. Quando una banca adotta comportamenti responsabili, può operare e competere in modo efficace e può prosperare insieme ai suoi clienti.
Siamo fieri del nostro approccio all'attività bancaria e della nostra diversificazione geografica, grazie ai quali non abbiamo registrato un risultato negativo su base annuale e nemmeno trimestrale dalla crisi ad oggi.

Abbiamo distribuito dividendi ai nostri azionisti in ciascuno degli ultimi cinquant'anni.
E negli ultimi due anni abbiamo registrato una crescita dell'utile netto del 54%.
Una banca con un bilancio solido offre la sicurezza richiesta dalle autorità e dai clienti e la stabilità necessaria per realizzare miglioramenti costanti. Faremo leva sulla nostra solidità per continuare a cambiare e migliorare. Possiamo partecipare al cambiamento in atto, ma prima di tutto dobbiamo cambiare il modo in cui operiamo al nostro interno. Ogni banca, compresa la nostra, sta ormai diventando una società tecnologica.

Dobbiamo anche imparare come stringere partnership con le migliori società di tecnologia finanziaria del mondo. Invito sempre i miei interlocutori a immaginare l'impatto della loro tecnologia distribuita attraverso la nostra piattaforma a 100 milioni di clienti. Santander dispone di una delle maggiori piattaforme esistenti per l'innovazione finanziaria. Incoraggiamo innovatori, imprenditori e ingegneri a lavorare con noi per raggiungere il più alto numero possibile di clienti – e per diventare noi stessi una banca migliore.

I costanti cambiamenti su tutti i livelli hanno pesato sul nostro settore. Non è stato e non sarà facile continuare a generare i livelli di rendimento che offrivamo ai nostri investitori prima della crisi. Si tratta semplicemente della nuova realtà bancaria del dopo-crisi.
La buona notizia è che siamo ormai più vicini alla fine che all'inizio del ciclo in corso, cominciato con la crisi finanziaria.

Le banche europee hanno incrementato il capitale Tier 1 dal 9% nel 2009 al 12% nel primo trimestre del 2015 e dal 2010 al 2015 hanno raccolto nuovi capitali per 300 miliardi di dollari. È ora di mettere a frutto la nostra nuova solidità. A livello interno abbiamo avviato un processo di trasformazione della nostra struttura organizzativa, esaminando il modo in cui gestiamo la banca e le fonti dei ricavi. Non pensiamo più alla crescita esclusivamente in termini di quote di mercato o attivi: il nostro nuovo obiettivo è conseguire una crescita organica redditizia e trasformare il nostro modello commerciale per massimizzare gli utili per azione. Anche in questa fase di trasformazione, continuiamo a generare dividendi e incrementare gli utili.

Gli utili ottenuti in modo responsabile sono un obiettivo che fa onore a chi lo persegue e dovremmo essere tutti orgogliosi di farlo nostro. Yogi Berra aveva ragione: il futuro non è più quello di una volta. Ma se lo affrontiamo nel modo giusto, può essere più luminoso che mai. Oggi più che mai possiamo riuscire a realizzare la nostra missione di aiutare le persone e le aziende a prosperare. Operando in un contesto complesso e in continua evoluzione, le aziende devono essere in grado di tradurre in realtà le loro strategie attentamente pianificate. I leader di queste aziende devono accogliere con entusiasmo le nuove conoscenze e le nuove sfide e devono saper valorizzare gli sforzi e imparare dagli insuccessi. E, soprattutto, devono agire con integrità.

Warren Buffett disse: «Le persone da assumere devono avere tre qualità: integrità, intelligenza ed energia. Ma se manca la prima, le altre due saranno letali».
Le banche hanno sempre potuto contare su persone di grande intelligenza ed energia.
Ma la chiave del nostro futuro successo sarà l'integrità.

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