Si è conclusa ieri al Politecnico di Milano la due giorni del maggior foro di dialogo fra Europa ed Africa sui temi energetici, l’Africa Europe Energy Partnership (AEEP), che riunisce un ampio numero di stakeholders pubblici e privati del settore.
L’energia è un fattore determinante e sempre più centrale nel dibattito internazionale sulle strategie di sviluppo per l'Africa, intorno cui convergono analisi derivanti da differenti ambiti di riflessione. L’accesso e la qualità di energia economica, pulita e sicura per la popolazione africana, già inteso come indicatore di crescita, ha acquisito una nuova valenza ed è ormai percepito come un requisito indispensabile per uno sviluppo equo.
L’evoluzione delle capacità e della tecnologia individua, in prospettiva, l’Africa come Continente delle energie rinnovabili.
L’affermarsi del principio di sostenibilità ambientale, economica e sociale ha finito per saldare tali concetti nell’Agenda 2030 e nei nuovi Sustainable Development Goals adottati dalle Nazioni Unite, che l’Italia e l’Europa hanno sottoscritto aderendo all’Accordo di Parigi, scaturito dalla CoP 21 dello scorso anno e firmato dal Presidente del Consiglio a New York.
Molti sono i motivi che rendono strategico questo dialogo tra Unione Europea e Africa, che il foro di Milano di questi due giorni ha consolidato ulteriormente. Ciò tanto più in una fase come l’attuale, caratterizzata da un fenomeno migratorio che ha diverse cause di carattere non contingente, come le condizioni ambientali e l’accesso alle risorse.
È evidente come la rilevanza e la complessità di ordine sistemico del tema dell’energia riferito all’Africa coinvolga, ora ancor più che in passato, una pluralità di attori, tanto in Italia quanto in Africa.
Il Politecnico e la città di Milano con il loro patrimonio di capacità e professionalità tanto sul versante accademico quanto sul piano della diretta esperienza nel settore, maturata in tanti e diversi scenari energetici e geografici, hanno offerto un contesto qualificato come sede dell’incontro fra gli oltre 150 delegati africani e i loro partner europei e italiani. Il Forum ha rappresentato infatti un’occasione senza precedenti per le imprese del settore dell’energia che hanno incontrato interlocutori provenienti da oltre trenta Paesi africani.
L’apporto delle organizzazioni non governative, della società civile e del mondo della ricerca ha completato un quadro di dialogo che, nel perseguire uno sviluppo equo e sostenibile a livello locale, non può prescindere dalle attese e dalle esigenze delle popolazioni e delle comunità interessate. Queste ultime devono procedere ed essere sostenute nella transizione da un livello “zero” di accesso all’energia verso diversi gradi di utilizzo, onde accrescere i servizi disponibili o gli usi produttivi proponendo modelli innovativi. L’energia può così diventare volano di sviluppo socio-economico, senza minare -come avvenuto in altri contesti- la qualità della vita o dell’ambiente della comunità stessa.
Allo stesso tempo, la scelta del Politecnico di Milano ha posto al centro del dialogo il capitale umano e la creazione di capacità, che restano due fattori determinanti per il successo delle strategie energetiche. Creare competenze e rafforzare il capitale umano sono passaggi imprescindibili in qualsiasi ambito dello sviluppo e sono i temi su cui il Politecnico lavora con una fitta rete di rapporti interuniversitari e contribuisce ospitando regolarmente studenti africani nei suoi percorsi di laurea magistrale e dottorato.
La grande attenzione verso l’Africa da parte italiana non si esaurisce in questa iniziativa sull’energia. Oggi la Farnesina ospita la prima Conferenza Ministeriale Italia Africa: un appuntamento che mira a creare un foro strutturato di dialogo tra pari con il Continente africano. La Conferenza, presieduta dal Ministro Gentiloni, verrà inaugurata dal Capo dello Stato e si concluderà con un intervento del Presidente del Consiglio. L’evento riunisce a Roma 52 Paesi Africani e i responsabili di circa 20 Organizzazioni Internazionali globali e regionali.
Tema della Conferenza: la sostenibilità, alla luce degli Obiettivi dell’Agenda 2030. La discussione si articola lungo quattro assi tematici, dedicati rispettivamente a sostenibilità economica, sostenibilità socio-ambientale, migrazioni, pace e sicurezza. È evidente che le riflessioni sull’energia, che figura tra i temi centrali in agenda, potranno giovarsi delle conclusioni del dibattito al Forum di Milano.
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