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Europa poco concreta anche sulla protezione civile dell’Unione

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Europa poco concreta anche sulla protezione civile dell’Unione

L’Unione europea non riesce a darsi lo stesso codice civile, lo stesso codice penale, lo stesso sistema tributario, la stessa difesa, la stessa politica estera, che almeno si dia una protezione civile comune, contro terremoti, inondazioni, incendi, gelate, ecc. Avremmo maggiore efficienza e minori costi.

Lettera firmata

Se la logica governasse l’Unione, l’Unione sarebbe tale di fatto e non solo di nome e l’Europa avrebbe un peso nel mondo globale, non sarebbe la realtà irrilevante che tutti purtroppo ben conosciamo. Facciamo almeno una protezione civile europea, lei dice. Ci si prova da tempo con piccolissimi gesti e segnali. Di concreto quasi niente. Questa è l’Europa.

In relazione all’articolo pubblicato sul Sole 24 Ore del 28 agosto, con il titolo “Crolli sospetti, inchiesta anche ad Ascoli”, sono necessarie alcune precisazioni a rettifica di quanto riferito sulla posizione Ircop. L’articolo, facendo riferimento alle posizioni di Carlo e Patrizio Cricchi nell’inchiesta della Procura della Repubblica dell’Aquila riguardante la ristrutturazione della chiesa di Santa Maria Paganica, riporta che «l’Ati (era) formata dalle ditte individuali Cricchi Carlo, Cai di Cristiano Incontro e dalla Ircop Spa». Si aggiunge inoltre che «i Cricchi per fare il lavoro avrebbero, in concorso con altri, “falsificato la firma del parroco don Renzo Narduzzi e retrodatato l’atto della scrittura privata sottoscritta dal predetto parroco per il conferimento dei lavori di Santa Maria Paganica che inizialmente era stata sottoscritta solo con Cai di Cristiano Incontro”». Dalla lettura dell’articolo sembrerebbe che la Ircop, avendo fatto parte dell’associazione temporanea tra imprese (Ati), sia coinvolta nella contestazione. Il mio assistito ing..Antonio Ciucci e la società che rappresenta (Ircop Spa) sono invece del tutto estranei a quanto oggetto di contestazione. Infatti, con riferimento al procedimento penale citato nell’articolo, la posizione dell’ing. Ciucci è stata stralciata dal procedimento penale principale e definita con decreto di archiviazione del 17 dicembre 2015 a firma del Giudice per le indagini preliminari dott.ssa Guendalina Buccella. Ne risulta quindi l’inesistenza di qualsivoglia condotta illecita concernente la Ircop e il suo legale rappresentante.

Avv. Oliviero De Carolis Villars

L’articolo che ricorda Luigi Comencini, “Mio padre, la gioia di fare cinema e l’amore per l’Italia”, pubblicato sul Sole 24 Ore di ieri, in occasione della proiezione a Venezia della copia restaurata del film Tutti a casa, è stato erroneamente attribuito a Cristina Comencini. L’autrice è, invece, Francesca Comencini. Ci scusiamo con le dirette interessate e con i lettori.

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