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L’isteria populista non è la risposta giusta

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accoglienza negata

L’isteria populista non è la risposta giusta

Gran brutta storia. Un Paese senza nessun profugo che fa le barricate per impedire che vengano alloggiate una dozzina di donne rifugiate con i loro bambini è un segnale inquietante.Il ministro Alfano ha detto che «questa non è Italia», il vicario generale della diocesi di Ferrara ha parlato di comportamento che «ripugna alla coscienza cristiana». Parole che vorremmo rappresentassero il sentimento comune, ma se ci si prende la briga di girare sui commenti che i siti dei grandi giornali pubblicano in calce alle loro notizie si scopre che ormai esiste un’Italia che, pur con l’anonimato dei nomignoli usati in internet, trasuda ostilità e rancore contro un fenomeno che comincia ad essere percepito come un flagello biblico da cui nessuno ci difende.

Che poi il solito Salvini si affretti a twittare una solidarietà a questo genere di sentimenti rientra nella sua parte nella commedia (ma forse sarebbe meglio dire nella tragedia). Eppure il tema va affrontato prima che ci esploda fra le mani, perché quello di Goro-Gorino è un precedente inquietante: non solo per i sentimenti oscuri che ha espresso, ma perché al momento quei sentimenti sono risultati vincenti.

Stupisce che il sindaco di Goro si sia affrettato a manifestare comprensione ai suoi compaesani. Si dirà: ovvio, lo hanno eletto loro. Ma fare il sindaco non è un obbligo, è l’accettazione di un dovere. Quel sindaco farà pur parte di un partito, che ha un codice etico, e per di più è un pubblico funzionario con delicati incarichi, incluso quello di responsabile dell’ordine pubblico. Qualcuno sanzionerà quest’uomo che ha tradito il suo ufficio?

Si è detto che non si potevano manganellare i manifestanti per sistemare con la forza le persone aiutate come profughi. Giusto. Ma esistono leggi che vietano i blocchi stradali e che puniscono chi si ribella ad ordini legittimi. Le si applicheranno con il dovuto rigore? Il sindaco di Ferrara e presidente della provincia Tiziano Tagliani ha dichiarato che Goro è comune «che ha ricevuto molto dalle istituzioni». Si chiederà conto allora della sua ingratitudine verso le istituzioni e si capirà finalmente che non è degno di ricevere chi poi non è disposto a dare?

Qualcuno penserà che stiamo proponendo interrogativi retorici in un Paese in cui nessuno è mai davvero responsabile, in cui i blocchi stradali sono considerati un mezzo para-legittimo di protesta, in cui i sostegni che si ricevono dalla mano pubblica sono “diritti” a cui non corrispondono mai doveri. Eppure se non rovesciamo questa mentalità rischiamo molto visti i problemi che dobbiamo affrontare e tenuto in conto di quante forze sconsiderate sono disposte a cavalcare gli spiriti animali di gente impaurita dalle rappresentazioni irresponsabili che si stanno diffondendo.

La gestione dei migranti è un problema enorme e negare che generi squilibri, tensioni, problematiche molto complesse è semplicemente senza senso. Non è però con l’egoismo forcaiolo e con le chiusure a riccio che tutto quello potrà essere evitato. Dunque non si consenta spazio a queste esplosioni di isteria populista: farebbero crescere fenomeni poi difficili da contenere.

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