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Troppo spesso è stato sperperato il tesoretto dei tassi bassi

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Troppo spesso è stato sperperato il tesoretto dei tassi bassi

Il presidente Draghi implora l’allineamento al bazooka monetario di politiche di bilancio espansive da parte dei Paesi Ue con i conti in ordine. E lascia presagire che le politiche monetarie non convenzionali non saranno eterne e quindi è bene sfruttare al meglio l’era dei tassi sotto zero. Grazie all’allentamento monetario, i Paesi con alto debito pubblico hanno potuto accantonare risorse. Anche i Paesi con conti traballanti si ritrovano con uno spazio di bilancio per promuovere politiche espansive. Perché non lo fanno?

Gianluca Caldironi

Rimini

Caro Caldironi, temo che il grande regalo dei bassi tassi di interesse, il tesoretto accumulato con i risparmi sul servizio del debito che ne sono derivati, siano più o meno finiti quasi tutti nel grande calderone della spesa pubblica più o meno sprecona: è successo dall’inizio con il nostro ingresso nell’euro. Se avessimo usato in modo più costruttivo e lungimirante quella manna, il Paese oggi non si troverebbe nelle difficoltà in cui si trova. I richiami di Draghi volano al vento. A noi non resta che incrociare le dita.

Un Paese che da almeno tre decenni ha un’immagine della conflittualità permanente, che non sa dar di sé una seria immagine sociale: così è l’Italia per chi la osservi attraverso i politici. Oggi dopo un sguaiato periodo pre elettoral-costituzionale, la politica conferma questo malessere. La classe dirigente, per lo più deformata e spocchiosa, ha preferito la strada breve del consenso, ha calpestato la scienza del governo e amministrazione dello Stato, hanno servito solo meschini interessi di bottega. Troppe volte la nostra classe dirigenziale, davanti alle realtà palesa l’inconsistenza, non portando mai a memoria l’imperativa frase di Indira Gandhi: «Mio nonno mi disse una volta che ci sono due tipi di persone al mondo: quelli che fanno il lavoro e quelli che si prendono il merito». I nostri politici sono tutti del secondo tipo.

Giuseppe Marcuzzi

Aiello del Friuli (UD)

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