Secondo il Sunday Telegraph, la Gran Bretagna sarebbe disposta a pagare fino a 40 miliardi di euro all’Unione Europea per regolare il suo divorzio dalla Ue. Il saldo del conto per la Brexit avverrebbe però solo se Bruxelles accetterà di negoziare l’accordo economico nel contesto di un’intesa sulle relazioni future che comprenda anche un accordo sul commercio. Che giudizio si è fatta lei su questa eventuale mossa di Londra? Va a favore del Regno Unito o dell’Unione?
Mario D’Angelo
Roma
Caro D’Angelo,
è senz’altro positivo che il governo May, dopo aver respinto per mesi perfino l’idea di dover affrontare un costo per il divorzio dall’Unione europea, ora riconosca invece che c’è un conto da pagare per gli impegni pluriennali che il Paese ha assunto negli oltre 40 anni di integrazione europea. Detto questo i 40 miliardi messi sul tavolo sono un ballon d’essai negoziale, in quanto sono meno della metà dei 100 miliardi che, secondo i calcoli di Bruxelles, la Gran Bretagna dovrebbe versare alle casse della Ue. Non solo. Bruxelles non intende discutere delle relazioni future con Londra, commerciali e non, prima di aver chiuso l’accordo sulla questione finanziaria come sullo statuto dei cittadini Ue in Gran Bretagna e sui nuovi confini Ue (frontiere con l’Irlanda). Insomma la strada sarà lunga e accidentata. Siamo ai primi passi negoziali. Difficile prevedere come finirà la partita.
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