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In Germania si restringono gli spazi per gli europeisti

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In Germania si restringono gli spazi per gli europeisti

Cara Cerretelli,

ho letto sul Sole 24 Ore del 26 settembre il articolo «Per Merkmac strada in salita». Credo tuttavia che l’indebolimento di Angela Merkel tutto sommato sia un bene per l’Unione. Intendo dire che la situazione, che si sta profilando, potrebbe portare a una maggiore interconnessione e favorire il dialogo tra i Paesi membri. Questa discesa ex cathedra, senza la bacchetta in mano, della Cancelliera assomiglia un po’ a quanto è successo in Gran Bretagna dopo la vittoria della Brexit. Dopo giugno 2016, i britannici non si sono mai scoperti così europeisti.

Piero Campomenosi

Caro Campomenosi,

tutto è possibile ma la sua ipotesi mi sembra improbabile. A mio avviso, il problema non è tanto Angela Merkel più debole ma la nuova coalizione di governo che sarà quasi certamente costretta a dover interloquire con i liberali, un partito euroscettico contrario alla riforma dell’Eurozona, al rafforzamento della sua integrazione nonché alla mutualizzazione dei rischi, una posizione, questa, tra l’altro largamente condivisa anche dalla bavarese Csu. Se si aggiunge l’ingresso nel Bundestag di quasi un centinaio di deputati dell’estrema destra nazionalista dell’Afd, mi sembra che in Germania si stiano restringendo e non allargando gli spazi per gli europeisti.

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