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Città verdi, obiettivo sostenibile della Ue

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Città verdi, obiettivo sostenibile della Ue

(Marka)
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Quando una città si definisce verde? Che cosa la rende tale? I parchi e gli spazi verdi, l’aria pulita, i mezzi pubblici funzionanti, le piste ciclabili, un sistema di raccolta dei rifiuti efficiente, la partecipazione dei cittadini, oppure la combinazione di tutti questi elementi? Costruire una città autenticamente sostenibile e «adatta al futuro» richiede tempo, visione e investimenti. E richiede anche l’impegno dei politici, dei cittadini e delle imprese della città. La Settimana verde dell’Unione europea, in programma quest’anno dal 21 al 25 maggio, sarà interamente dedicata a come rendere più ecologiche le nostre città.

Nel corso dell’evento saranno esaminati i modi in cui la Ue contribuisce a trasformare le città in posti migliori in cui vivere e lavorare e saranno illustrati gli sviluppi delle politiche in materia di qualità dell’aria, inquinamento acustico, natura e biodiversità, risorse idriche e gestione dei rifiuti. Durante la Settimana verde saranno fissate diverse nuove tappe fondamentali. Si prevede che i ministri dell’Unione europea approveranno ufficialmente i nuovi obiettivi in materia di rifiuti, che faranno del sistema di gestione dei rifiuti europeo il più avanzato del mondo. Questi obiettivi supporteranno le città nel loro percorso verso un’economia circolare, offrendo una base certa per fare progetti per il futuro. Secondo le nuove norme, gli Stati membri dovranno portare lo smaltimento dei rifiuti in discarica al 10% entro il 2035. Oltre a un obiettivo di riciclaggio dei rifiuti urbani complessivamente pari al 65% entro il 2035, è previsto un obiettivo di riciclaggio specifico per gli imballaggi in plastica: entro il 2030 dovrà esserne riciclato almeno il 55 %. Inoltre, stiamo compiendo un altro passo avanti in fatto di plastica, una delle sfide ambientali ed economiche più urgenti del nostro tempo. L’imminente proposta legislativa della Commissione europea sui rifiuti marini contribuirà a impedire che i rifiuti di plastica finiscano in discarica e gioverà anche alle nostre città. A ciò va aggiunta la nostra proposta di aggiornamento delle norme in materia di acqua potabile. Il migliore accesso all’acqua di rubinetto associato alla maggiore trasparenza sulla qualità dell’acqua aumenterà la fiducia nell’acqua di rubinetto e ridurrà il consumo delle bottiglie di plastica per l’acqua.

Prevenzione, riutilizzo e sostituzione sono le parole chiave nella lotta alla piaga dei rifiuti di plastica. Le alternative sostenibili esistono, ora devono essere adottate e gradualmente estese. Molte città e cittadini sono impegnati proprio su questo fronte. Si prenda ad esempio la rete di circa 400 città e comuni europei che stanno adottando un approccio circolare verso i rifiuti e si sono imposti di diventare a rifiuti zero. Oltre alle azioni contro i rifiuti, molte città rafforzano le proprie credenziali ambientaliste, spaziando dai piani per diventare città a zero emissioni di anidride carbonica alla pianificazione urbana sostenibile, come le Capitali verdi europee e le città Green Leaf. Nel corso degli ultimi dieci anni l’Unione europea ha costruito lentamente ma costantemente una rete di capitali verdi europee.

L’Unione europea sostiene le città nel loro impegno a diventare più sostenibili ed ecologiche non solo attraverso le norme, ma anche attraverso gli strumenti. Durante la Settimana verde dell’Unione europea 2018 sarà lanciato il Green City Tool, che consentirà alle città di valutare le proprie prestazioni ambientali in 12 aree e di confrontare il loro approccio con quello degli altri, per ricevere consigli e raccomandazioni su come migliorare. È un serbatoio di informazioni per idee verdi e sostenibili in fatto di pianificazione urbanistica.

E alle parole facciamo seguire i fatti: nella proposta della Commissione europea per il prossimo bilancio di lungo termine dell’Unione europea abbiamo inserito l’azione per il clima e la tutela ambientale in tutti i nostri maggiori programmi di spesa, in quanto il bilancio dell’Unione europea deve essere un motore della sostenibilità. Agli inizi di giugno integreremo tale inserimento con la proposta di rafforzare il programma LIFE, lo strumento di finanziamento specifico per l’ambiente.

Una cosa è incontestabile: affinché le nostre città diventino più sostenibili dal punto di vista ambientale e sociale, è fondamentale la partecipazione dei cittadini. Le città che hanno sviluppato strategie per migliorare il coinvolgimento, la collaborazione e la comunicazione con i portatori d’interesse locali sono città che riescono a trasformare in realtà la loro visione sostenibile. Nelle numerose città che ho visitato e che hanno attuato con successo strategie urbane sostenibili di alto profilo, come Nimega e Lubiana, per citarne alcune, c’è un elemento comune: un reale coinvolgimento dei cittadini. Dopo tutto, sono loro a dover convivere con le decisioni prese a livello locale, nazionale e unionale.

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Commissario europeo per la pesca e gli affari marittimi

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