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«Marchionne, uomo di rottura e innovazioni, simbolo dell’industria»

Il presidente di Confindustria Boccia parla di Sergio Marchionne (Imagoeconomica)
Il presidente di Confindustria Boccia parla di Sergio Marchionne (Imagoeconomica)

Ho avuto modo di incontrare Sergio Marchionne in occasione del mio mandato di presidente di Confindustria. In particolare, ricordo di un bilaterale con il governo tedesco in Ferrari e della sua partecipazione alla visita del primo ministro canadese, Justin Trudeau, in Confindustria. Questa ultima presenza mi fece particolarmente piacere e mi confermò il fascino di un manager a cui l’Italia deve tanto. Un uomo di rottura e di innovazioni con la chiara idea che è la visione che determina la realtà, quella che ha saputo realizzare in Fca misurandosi con sfide complesse e portando il gruppo a diventare un leader globale.

Marchionne è diventato un simbolo, come lo sono il Made in Italy e la Ferrari. A volte, quando si vogliono fare i complimenti a un manager o si vuole cercare qualcuno davvero competente, si dice: dovrebbe essere il «Marchionne» di quel settore. È stato il traghettatore di una fase importante del gruppo accanto a John Elkann, forte di una cultura e una sensibilità internazionali; elegante, discreto, vicino, attento, determinato. A Sergio Marchionne la gratitudine e la riconoscenza dell’industria italiana per quello che ha fatto, per quello che lascia.

Assieme a John Elkann, caro amico, con lo sguardo rivolto al futuro, ha saputo dare una nuova prospettiva a un gruppo imprenditoriale orgoglio dell’Italia nel mondo, con un management di qualità che non teme confronti. Al fianco di una famiglia e a capo di un’Azienda che non hanno mai perso i contatti con il nostro mondo industriale, con Torino, con il proprio Paese.

*Presidente di Confindustria

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