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Una Fed opaca aumenta l’incertezza sul futuro

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Commento |falchi & colombe

Una Fed opaca aumenta l’incertezza sul futuro

(Afp)
(Afp)

Il presidente della Federal Reserve Jay Powell è come il velista che dice agli ospiti a bordo della sua barca: «Continuate a chiedere una rotta, ma io non ve la dico, e in più il mare si sta alzando; non vi agitate però, perché è peggio, rischiamo di rovesciarci. Ma state tranquilli: sarò paziente». Salireste mai su una simile barca?

C’era grande attesa per la comunicazione delle scelte di politica monetaria della banca centrale americana. Soprattutto l’attenzione era rivolta alle parole che il Presidente Powell avrebbe utilizzato per descrivere lo stato dell’economia statunitense e il conseguente atteggiamento della banca centrale? Continuando con la metafora nautica, i fatti noti erano – e sono – almeno due.

Il primo fatto è che la Fed è appunto come una barca di cui non si conosce la rotta. Far conoscere la propria rotta è oggi il compito principale che un banchiere centrale deve assolvere: se si conosce la rotta, tutti i passeggeri – l'economia – sono più tranquilli: la loro tranquillità stabilizza le scelte – consumi e investimenti – e rende tutta la barca più stabile.Ora la rotta di una banca centrale si comprende se si conoscono almeno tre elementi: il porto di arrivo, il profilo atteso dei tassi di interesse, nonché quello del bilancio della stessa banca centrale. Prendiamo la Banca centrale europea (Bce): conosciamo che la stella polare è una crescita dei prezzi inferiore – ma vicina – al 2%, che i tassi di interesse rimarranno bassi almeno fino alla prossima estate, e che le dimensioni del bilancio – quindi lo stock di liquidità – rimarranno invariate. Consideriamo invece la Fed: il porto di arrivo è un non meglio precisato approdo tra una crescita dei prezzi del 2% e un obiettivo di piena occupazione, che però quale sia non si sa. Non basta: non esiste una rotta ufficiale sui tassi di interesse.

Bisogna accontentarsi delle previsioni – per giunta anonime – dei membri dell'equipaggio riguardo a quali saranno i tassi di interesse di domani se oggi si farà quello che ciascuno di loro – indipendentemente dagli altri – pensa sia meglio fare. Insomma: è una pacchia per chi fa le scommesse quotidiane sulla rotta della Fed – pensiamo ai mercati finanziari – non certo a chi vuol pianificare le sue scelte.Riguardo al bilancio, sappiamo solo che dovrà ridurre le sue dimensioni. Quanto e come il bilancio della Fed sarà “normalizzato” dipende dai dati della congiuntura, così come da essi dipenderanno le scelte concrete sui tassi. Ma quali sono questi dati? Non lo sappiamo. A buon peso – se non bastasse l'opacità congenita della Fed – i mesi scorsi sono stati costellati da dichiarazioni in ordine sparso dell'equipaggio – leggi Powell e i suoi colleghi del consiglio Fed – che hanno solo contribuito ad aumentare la confusione. Per cui, chi sulla base delle previsioni anonime aveva scommesso su un orientamento rialzista della politica monetaria nel 2019, ha iniziato a scommettere che la “pazienza” preluda a un cambio di orientamento.Il secondo fatto è che è diffusa l'opinione che la attuale congiuntura mondiale sia caratterizzata da una forte incertezza.

Ma è proprio così? Misurare l'incertezza non è semplice. L'indice più robusto della incertezza da politica economica ci dice che il suo livello ha superato quota 100 alla fine degli anni Novanta, per raggiungere quota 200 nel 2008 – l'inizio della Grande crisi – e di nuovo nel 2011 – l'alba della Doppia recessione europea – con una tendenza a ritornare sopra il 200 dopo il 2016, fino a un valore oltre quota 300 nel dicembre 2018.Non solo: gli ultimi dieci anni hanno anche visto aumentare la volatilità dell'incertezza. Se si aggiunge che incertezza e probabilità di recessione appaiono associate, continuando nella metafora, si può dire che il mare si sta alzando, ma oggi non possiamo sapere quanto pericolose e durature saranno le onde. In simili frangenti, se il presidente della Fed si limita a dire che sarà paziente, gli unici felici saranno gli scommettitori, non certo gli ospiti della barca.

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