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Questo articolo è stato pubblicato il 27 febbraio 2011 alle ore 20:06.
Nato in Grecia nel 1891 da Evaristo De Chirico e Gemma Cervetto e fratello del pittore Giorgio De Chirico, Andrea De Chirico studiò pianoforte e composizione. Abbandonata la carriera musicale per quella artistica, conobbe a Parigi Picasso, Picabia, Cocteau e Apollinaire, assumendo nel 1914 lo pseudonimo di Alberto Savinio. Tornato in Italia con il fratello Giorgio, entrò in contatto con De Pisis, Carrà, Papini e Soffici. Nel 1923 si stabilì a Roma cominciando a scrivere testi di teoria e di narrativa, soprattutto su riviste come «Valori plastici» e «La Ronda».
Conobbe e sposò Maria Morino da cui ebbe Angelica (1928) e Ruggero (1934). Nel 1927 si trasferì con la moglie a Parigi dedicandosi alla pittura. Nel 1934 rientrò a Roma dipingendo, collaborando a giornali («La Stampa», il «Corriere della sera», il «Corriere d'Informazione») e lavorando come drammaturgo e regista. Nel 1955, poco dopo la sua morte, gli venne dedicata la prima mostra retrospettiva nell'ambito della VII Quadriennale di Roma curata dal fratello Giorgio De Chirico.