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Questo articolo è stato pubblicato il 22 agosto 2014 alle ore 08:20.
L'ultima modifica è del 22 agosto 2014 alle ore 15:04.

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Il Carso è un altopiano roccioso calcareo che, partendo dal nord-est dell'Italia, si estende fino in Slovenia e Croazia. La parte italiana, bagnata dal sangue di migliaia di ragazzi nella Grande Guerra, va dai piedi delle Alpi Giulie al Mar Adriatico, nelle province di Gorizia e Trieste. Tra i tanti paesi di queste terre rosse, brulle, battute dalla Bora, ve ne è uno in particolare, Prepotto, frazione di Duino Aurisina, dove il vino è cultura, passione e quasi una religione: oggi mi fermo lì, alla scoperta dei vini da vitigni autoctoni di 2 dei produttori della zona: Skerk e Zidarich.

Skerk – Loc.Prepotto, Duino Arisina (TS)
Famiglia di agricoltori a tutto tondo, dal vino al bestiame, agli ortaggi ed a quanto serve per l'autosussistenza, negli ultimi 18 anni l'azienda agricola di famiglia ha vissuto una profonda trasformazione, grazie all'ingresso nell'attività del figlio Sandi, che, affiancatosi a papà Boris, ha voluto dedicarsi e puntare prevalentemente al vino.
Viticoltore non per mestiere ma per scelta di vita, Sandi si dedica alla campagna con passione, lavorando soprattutto con vitigni autoctoni, cercando, e spesso riuscendoci, di portare e raccontare il Carso in un bicchiere.
Le discussioni costruttive con papà Boris non mancano, carattere forte il suo, ma alla fine si trova sempre quell'equilibrio che fa crescere il vino.
L'azienda dispone di 7 ettari di vigneto e produce circa 24.000 bottiglie all'anno.
Ho assaggiato uno dei vini rossi, il Terrano 2011.

Terrano 2011 Venezia Giulia IGT
E' un Terrano in purezza, vitigno autoctono originatosi da una mutazione genetica del Refoscone Grosso dell'Istria. La gradazione alcolica è del 15 %.
Vendemmia tra fine settembre ed inizio ottobre, con una resa molto bassa.
Vinificazione ed affinamento in legno. Non subisce filtrazioni.
Bellissimo il colore, rosso rubino che corre verso il violaceo, così intenso da sembrare impenetrabile, ma al contempo vivace e luminoso.
I profumi sono inebrianti: un immenso mirtillo in prima battuta, seguito da una miscellanea di pepi di diversa natura, piacevoli sentori di erbe officinali, il tutto accompagnato da una piacevole mineralità e con una profonda capacità di evoluzione.
Coerente in bocca, si distingue per freschezza, morbidezza e persistenza.
Ottimo con il tabor, formaggio del territorio.
Prezzo in enoteca: 23-25 Euro

Zidarich – Loc.Prepotto, Duino Arisina (TS)
Beniamino Zidarich continua la tradizione di famiglia, viticoltori dal 1800 e rotti: vendevano il loro vino sfuso.
Nel 1988 Beniamino prende in mano le redini dell'azienda, esce con le sue bottiglie e comincia un percorso di crescita personale continuo ed incessante: si sposa nel 1995 con Nevenka, infermiera che converte alla passione per la vitivinicoltura, inaugura nel 2009 la nuova cantina con una festa che mi raccontano essere ricordata ancora oggi dai fortunati partecipanti, ed oggi inizia a coinvolgere in azienda il figlio maggiore JaKob: per la figlia, Martina, è ancora presto, ma tra qualche anno si vedrà.
I suoi vini sono fatti naturalmente, ripetendo le azioni tramandate dai nonni, macerati e fermentati sulle bucce.
Beniamino ha la fortuna di poter vivere facendo quello che ha sempre sognato fare: natura, campagna, vino.
Con 8 ettari di vigneto si producono circa 28.000 bottiglie, ripartite su 5 etichette diverse, tre bianchi e 2 rossi.
Ho degustato il bianco autoctono per eccellenza, la Vitovska.

Vitovska Venezia Giulia IGT 2011
Vitovska in purezza, con gradazione pari al 12,5 %. Le bottiglie prodotte sono state circa 12.000. Vendemmia manuale.
Vinificazione ed affinamento per 2 anni, entrambe in legno.
Non subisce nessuna filtrazione e stabilizzazione.
Nel bicchiere è di color giallo dorato, con lievi sfumature d'arancio, non del tutto limpido (è una precisa scelta, non un difetto, non essendo stato filtrato).
Trionfano le note minerali, i profumi sono di erbe officinali, di albicocca secca disidratata ed anche di frutta cotta.
Sul palato è sapido, con una piacevole nota tannica, di buon corpo, riempie la bocca, di grande complessità.
Io e la mia amica Liliana Savioli, sommelier veneto-friulana, lo abbiamo bevuto con un coniglio in fricassea ed una frittata con i fiori di zucchina.
Prezzo in enoteca: 25 Euro
www.italiadelvino.com

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