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Questo articolo è stato pubblicato il 24 agosto 2014 alle ore 17:09.

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Pete Seeger (1919-2014)Pete Seeger (1919-2014)

Vi sono due celebri edizioni di Marlene Dietrich e di Dalida. In America ha avuto moltissimi interpreti oltre a Seeger, le versioni più conosciute sono quelle interpretate da Peter Paul and Mary e da Joan Baez. La versione della Baez, per sequenza e semplicità di accordi e arrangiamento è sicuramente una delle più belle, soprattutto al concerto del 3 maggio 2009 al Madison Square Garden, quando la cantò per celebrare i novant'anni di Seeger. In Italia ci sono un paio di versioni di alcuni decenni fa, una di Gigliola Cinquetti più letterale ma poco soddisfacente, Dove sono andati tutti i fiori, un'altra di Patty Pravo, Dove andranno i fiori, in cui i tempi musicali e significati originari di Seeger vengono molto cambiati. Allora, anni Sessanta/Settanta, si puntava alla pace, alla protesta contro la guerra in Vietnam, alla melodia tradizionale folk. Oggi credo conti di più il forte messaggio per il multiculturalismo implicito nella storia di questa canzone. Per questo ho scritto una terza versione italiana di Where Have All the Flowers Gone cercando di mantenere quanto più possibile la fedeltà al testo e all'impostazione originale di Seeger. E l'ho reinterpretata usando l'impostazione di Joan Baez al concerto per Seeger, dedicandola a chi preferisce il dialogo, la convivenza, la ragione, alla violenza. Soprattutto in questa estate del 2014 che celebra il centenario della Prima guerra mondiale, quando un altro ordine – imperiale, coloniale, feudale – veniva cancellato da una delle guerre più atroci della nostra storia.

Per chi volesse ascoltare questa versione "unplugged" di Where have all the Flowers Gone, Dove son finiti i fiori ecco il link: https://www.youtube.com/watch?v=0QHLs-WTn30&feature=youtu.be

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