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Questo articolo č stato pubblicato il 14 dicembre 2014 alle ore 08:16.

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Ovviamente, i finali di queste storie sono spesso malinconici. I destini di attori, attrici, registi e produttori sono costellati di episodi, come si dice, penalmente rilevanti. Dagli anni '80 dell'eroina, con condanne per spaccio e detenzione, a quelli della coca, con party in cui vengono coinvolti anche politici o vip, senza contare le ovvie e continue inchieste per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Ma a scorrere le fedine penali, come implacabilmente fanno gli autori del volume, ci sono anche truffatori e contrabbandieri di oggetti d'arte. E anche i destini non tragici sono spesso quantomeno variopinti: pittori naif e «cassiere dell'Ordine di Malta», aspiranti politici ed editori a pagamento, parcheggiatori abusivi e centurioni per turisti, autrici di libri sugli spaventapasseri, ornitologi a Los Angeles. E l'occhio mai sazio degli autori ritrova anche saltuarie emersioni dei personaggi negli angoli piů imprevisti dei palinsesti televisivi. C'č chi cerca, nel programma «Festa italiana», di risolvere i problemi con la figlia o di perorare la causa di un condannato a morte in Texas. O chi, a «Forum», denuncia una lavanderia che le ha smarrito i vestiti, o fa causa ai vicini. Come dči inferi riemersi nel limbo della fascia tv pomeridiana, casalinghi e immalinconiti.
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Franco Grattarola e Andrea Napoli, Luce rossa. La nascita e le prime fasi del cinema pornografico in Italia, Iacobelli,Roma, pagg. 490, € 29,00