Un dio vudù tra gli immortali

C’è voluto il terremoto per far «comparire come per magia, dinnanzi ai nostri occhi ammirati, un popolo il cui sviluppo è stato ostacolato dalla corruzione delle istituzioni. Era necessario che quelle istituzioni uscissero per un momento di scena per vedere spuntare, sotto una pioggia di polvere, un popolo allo stesso tempo fiero e composto». Osservando una nonna che tra le macerie cerca di distogliere la mente del nipotino con canti e storie - pensando alla sua Da, che l’ha allevato - Laferrière osserva: « Ci sono persone che riescono a danzare sui carboni ardenti. La gente li considera incoscienti e irresponsabili, ma in realtà sono individui dotati di una forza d’animo eccezionale. Se hanno attraversato stoicamente quest’epoca cruenta è perché pensano che non ci sia nessun bisogno di aggiungere il proprio dramma personale alla comune disgrazia».

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Dany Laferrière, Paese senza cappello, trad. di C. Poli, Nottetempo, Roma, pagg. 290, €16,00; Dany Laferrière, Tutto si muove intorno a me, trad. di G. Girimonti Greco e F. Scala, 66thand2nd, Roma, pagg. 137, €15,00. Laferrière sarà a Roma giovedì prossimo alle 21 in piazza del Campidoglio e a Salerno il 23 giugno alle 20 al tempio di Pomona