Rosa Matteucci è nata a Orvieto e vive a Genova. È autrice di cinque romanzi. Con il primo, Lourdes, apparso da Adelphi nel 1998, ha vinto il Premio Bagutta Opera Prima e il Premio Grinzane Cavour nella sezione Giovane Autore Esordiente; nel 2007, con Cuore di mamma (sempre pubblicato da Adelphi), ha invece ottenuto il Premio Grinzane Cavour nella sezione Narrativa Italiana.
HANNO SCRITTO…
Corriere della Sera
Ida Bozzi
Le pagine più belle sono quelle in cui la prosa serratissima della Matteucci si allenta, sembra placarsi, si consente una maggiore vicinanza al dolore: verso la fine del romanzo, ormai i lettori condividono con la narratrice perfino il lessico familiare, così insolito il vocabolario privato fatto di codici, di frasi chiave che hanno segnato episodi particolari della vicenda, e allora la scrittura può farsi più rarefatta, meno febbrilmente evocativa.
la Repubblica
Paolo Mauri
Rosa Matteucci, lascia che la scrittura si faccia protagonista, curando il lessico, mai ovvio, mai affrettato e tutto alleggerisce con lo straniamento che dà la versione grottesca di una tragedia. […]
Preferisco dire che Costellazione familiare è un romanzo che si farà interrogare a lungo.
il Giornale
Camillo Langone
La narrazione mantiene il difficile dosaggio fra toni tragici e comici. […]
Come l'amore, lo stile vince tutto, e come lo Spirito Santo lava ciò che è sordido e sana ciò che sanguina.
Avvenire
Massimo Onofri
Rosa Matteucci, in Costellazione Familiare, si inserisce senz'altro entro questo orizzonte problematico e lo fa al modo suo, all'altezza, ovviamente, di questi nostri tempi minimi e degradati e con quella sua lingua mobilissima, lessicalmente screziata e ricca, risentita e malevolissima, euforica e aggressiva, eppure paradossalmente facile.
[…] ci fa sentire quasi come naturale un tono che invece sortisce da una raffinata malizia letteraria, quella che non esita ad accampare i suoi vessilli e la sua araldica, fosse una citazione da Rilke o da Zola.
[…] è la conferma di una capacità narrativa invidiabile.
ttL
Lorenzo Mondo
È la storia di un rattratto, mentito disamore, raccontata in una lingua straordinariamente inventiva. Che tradisce la felicità di dare un nome a tutte le cose, le più amabili e le più repellenti nel traguardo di una funambolica e avvincente polivalenza espressiva.
GIOIA!
A.D.P.
Rosa Matteucci, scava dentro le sue ferite originarie, cicatrizzandole con affettuosa ironia.
Il Foglio
“Costellazione familiare” (Adelphi), riaccende la speranza che l'italiano letterario abbia un futuro e andrebbe gustato anche solo per la tessitura della lingua.
GRAZIA
Valeria Parrella
Dalle voci della letteratura italiana contemporanea, la sua è la più piena: affrancata dal Novecento eppure vestita della sua lingua, e pienamente nel nuovo millennio senza mai scadere nei modernismi. La scrittura di Rosa Matteucci gronda di aggettivi e participi, perifrasi azzardate e lessico arcaico.
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