Francesco Maino è nato nel 1972 a Motta di Livenza, nella Marca Trevigiana. Oggi risiede a San Donà di Piave e fa l'avvocato penalista a Venezia. Cartongesso, premiato con il Calvino, è il suo primo libro.
HANNO SCRITTO...
il Resto del Carlino
...un urlo di rabbia che arriva con una scrittura apocalittica.
La Provincia
Gianpaolo Serino
La modernità della scrittura di questo romanzo è che Maino ha saputo coniugare la tradizione dei grandi scrittori veneti come Goffredo Parise o Andrea Zanzotto, che hanno sempre intuito il degrado del nostro “progresso scorsoio” con gli scrittori che più hanno intuito il nostro mondo di “ectoplasmi”: un mondo da isolamento residenziale(come il “capitale umano” di Stephen Amidon, capolavoro letterario)[…]un mondo paranoico (come quello descritto da Ballard in “Super Cannes”) con il risultato di consegnarci uno dei migliopri romanzi dell'anno.
La Provincia
La giuria del Calvino ha definito il libro «un azzardo che nulla toglie alla sua capacità di coinvolgimento e alla straordinaria potenza inventiva della lingua». – G.SER.
IL GAZZETTINO
AF
Non un romanzo, nemmeno un saggio, nemmeno una prova di stile ma la reinvenzione, anche linguistica del Veneto, delNordest dei corpi che vivono, camminano, fatturano. Un po' come togliere l'anima e raccontare – anche nel dialetto di San Donà che adora le “z” al posto delle “s” – la realtà di ogni giorno, tra sagre, costezine, affitti in nero, immigrati e quelli della “Tega Nord”. Da leggere. Perfino divertente e sublime; anche se è invece come carta vetrata sulla pelle ferita.
VANITY FAIR
Irene Bignardi
È arrabbiatissimo, il giovane Maino, classe 1972. E ci mette davanti, con una straordinaria capacità di osservazione e l'acume dell'avvocato, con humour e un linguaggio inventato e proteiforme, con un ritmo infernale e un idioletto esilarante, senza una pausa, senza riposo, la realtà del nostro Nord Est, e, la parte per il tutto, del nostro paese.
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