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Al via Venezia con il musical “La la Land”. Qualche applauso ma…

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Al via Venezia con il musical “La la Land”. Qualche applauso ma “Whiplash” era più bello

Gli attori Ryan Gosling e Emma Stone   interpreti del film “La la Land”
Gli attori Ryan Gosling e Emma Stone interpreti del film “La la Land”

Venezia è già stata una pedana per gli Oscar: è successo con “Birdman”, “ Gravity” e” Il caso Spotlight”. Questa mattina è stato presentato alla stampa “La La Land” di Damien Chazelle, film di apertura della 73esima edizione della Mostra del cinema di Venezia, che uscirà nelle sale statunitensi il 2 dicembre e il 16 dicembre nel resto del mondo. Giusto in tempo per avvicinarsi alle statuette e nel frattempo prendersi un bagno di notorietà al Lido.
La critica ha applaudito, seppur timidamente, forse perché è il primo film presentato al festival o forse perché sarà una delle rare volte che non si esce dalla sala con un pugno allo stomaco, visto le tematiche piuttosto serie affrontate dalle pellicole in concorso e non.

“La la Land” racconta la storia di due giovani, Mia (Emma Stone) e Sebastian (Ryan Gosling), che vivono alle falde dei lustrini di Hollywood. Lei, mentre aspetta di diventare una star di Hollywood, serve cappuccini a quelle che lo sono già diventate. Lui si ostina a azzardare sui tasti note jazz, dimenticandosi che nei piano bar in cui si esibisce preferiscono di gran lunga “Jingle bells”. I due si sfiorano, si scontrano, ballano e cantano assieme, rapiti dall'attrazione reciproca, e poi si fraintendono. Lui fa quello che crede lei voglia che lui faccia, mentre lei rimane attaccata alla purezza dei loro sogni: Sebastian deve metter in piedi un locale dove si suona jazz; Mia deve diventare un'attrice impegnata. Di mezzo però c'è il mondo dello spettacolo, con le sue regole e le sue ferocie.

Chazelle, appena 31enne, gira ancora intorno al mondo della musica colta, come già in “Whiplash”, dove aveva esplorato il crudele rapporto tra un giovane aspirante batterista e il suo maestro carnefice e mentore insieme (J. K. Simmons per la parte recitata in “Whiplash” aveva vinto l'Oscar come migliore attore non protagonista e ha una piccola parte anche in “La La Land).

Alcune riprese sono piuttosto notevoli, come quella inziale della trappola del traffico metropolitano, in cui i guidatori si sfogano ballando. La macchina da presa gira in maniera così coinvolgente che sembra quasi danzare con gli attori.

In alcune scene Chazelle riesce a restituire l'entusiasmo di uno sfrenato tip tap e la felicità malinconica dei musical hollywoodiani degli anni d'oro, alla Ginger Rogers e Fred Astaire. Proprio come in “Whiplash” era riuscito a rendere l'adrenalina della competizione e della sfida musicale con rullo, piatti, cassa e bacchette. Ma “Whiplash” era più bello, più sentito, uscito dalle viscere, anche se Chazelle ha dichiarato che aveva nel cassetto dei desideri “La la Land” da quattro anni. Stone e Gosling fanno del loro meglio, sono entrambi eleganti e un po' fané, come i divi di allora. Ma non c'è paragone, per esempio, con la scena memorabile di “Ave, Cesare!” (2016) dei fratelli Coen, dove Channing Tatum è un marinaretto che non riesce a tenere a freno le gambe, travolgendo gli altri commilitoni.

Le musiche sono firmate da Justin Hurwitz, compagno di stanza di Chazelle, che nel frattempo ha fatto successo proprio nella Hollywood in cui sperava di entrare.

Questa sera alle 19 il regista americano sfilerà sul tappeto rosso assieme a Emma Stone per inaugurare la rassegna lagunare, senza Ryan Gosling che è rimasto sul set di “Blade runner 2”, ricevuti dal presidente della Biennale, Paolo Baratta, dal direttore della Mostra, Alberto Barbera. Durante la cerimonia Jeremy Irons consegnerà il Leone d'oro alla carriera a Jerzy Skolimowski, mentre il via ufficiale verrà dato dalla madrina Sonia Bergamasco, alla presenza del ministro della cultura Dario Franceschini. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella non parteciperà in segno di lutto verso le vittime delle zone colpite dal terremoto.

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