Cultura

Bod Dylan, l’Omero e l’Ulisse dell’epica americana

  • Abbonati
  • Accedi
nobel per la letteratura

Bod Dylan, l’Omero e l’Ulisse dell’epica americana

Il Premio Nobel per la Letteratura 2016 arriva finalmente nelle mani di Bob Dylan, cantautore irregolare, l’Omero e l’Ulisse dell’epica americana. Da cui non si può prescindere; ha suonato per Obama e per il Papa, Steve Jobs ne era ossessionato al punto da doverne ascoltarne le ballate per alimentare il suo thinking different. Per la prima volta dalla nascita del Nobel, il riconoscimento va a un musicista. E in nome di un’espressione creativa marginale ma universale, la poesia. Lo storytelling visionario e insieme radicato nelle vite della frontiera americana e soprattutto un uso formidabile (da sempre oggetto di critiche) e inimitabile della voce sono la materia alchemica del fenomeno Dylan. Che è riuscito a rendere universali le sue storie con la musica meno mainstream che esista: il folk. Declinato negli altri mondi sonori che hanno fatto da sfondo all'epopea americana, dal rock, al country, al blues.

Dylan ha trasformato il folk in un fenomeno pop, senza mai tradirlo. Il resto è venuto da sé ed ecco l'ultimo, definitivo riconoscimento: «For having created new poetic expressions within the great American song tradition». Bob Dylan è stato attore e regista, ha scritto anche un romanzo sperimentale (Tarantula,1971), una autobiografia (Chronicles, 2004), composto poesie e realizzato pregevoli sculture di ferro (Mood Swings Exhibition, 2013), ma quello che conta arriva dalle corde vocali: «Bob Dylan scrive poesia per le orecchie», ha dichiarato la Segretaria generale dell'Accademia svedese Sara Danius, annunciando il Premio. La letteratura si scopre così, per la prima volta, fenomeno liquido e immateriale, come si conviene al nostro tempo. E come accade sovente per un Nobel, il nome di Dylan viene idealmente proposto da diversi anni e puntualmente disatteso. Fino a quando non te lo aspetti. Pochi mesi fa, l'uscita del trentasettesimo album in studio, Fallen Angels, mentre domenica scorsa Dylan (75 anni) è salito sul palco del Desert Trip di Coachella insieme ai Rolling Stones, Paul McCartney, Neil Young, Roger Waters. Il Nobel, Dylan lo dividerà idealmente con gli eroi delle sue storie e con i personaggi della sua personale epica, da Sinatra e Elvis, da Jerry Garcia a Woody Guthrie.

© Riproduzione riservata