Cultura

Banksy, venduta l’opera che si è autodistrutta

  • Abbonati
  • Accedi
mercato dell’arte

Banksy, venduta l’opera che si è autodistrutta

«L'amore è nel bidone», così si chiamerà l’opera tagliuzzata dal tritacarte nascosto nella cornice venerdì scorso, al termine dell’asta di arte contemporanea di Sotheby’s a Londra .

GUARDA IL VIDEO / Venduto per 1,2 milioni, il quadro di Banksy si autodistrugge

La casa d’asta in serata ha confermato la vendita della «Girl with Balloon» al vincitore dell’incanto con un nuovo titolo: «Love is in the Bin», 2018. «Banksy non ha distrutto un’opera d’arte nel corso dell’asta: ne ha creata una nuova. Dopo il suo intervento a sorpresa nella notte, siamo lieti di confermare la vendita col nuovo titolo dell’artista, “Love is in the Bin”, la prima opera d’arte della storia creata durante un’asta» ha spiegato Alex Branczik, Sotheby's Head of Contemporary Art, Europa.

GUARDA IL VIDEO / Ecco come Banksy ha introdotto il meccanismo di autodistruzione

L’opera sarà in mostra al pubblico da Sotheby's in New Bond Street sabato e domenica 13 e 14 ottobre. Al nuovo lavoro è stato attribuito il certificato da Pest Control, la società di autenticazione di Banksy.

L’acquirente è una collezionista europea, cliente di lunga data di Sotheby's, e ha concluso l’acquisto allo stesso prezzo aggiudicato in sala nella notte di venerdì 5 ottobre. Ha commentato la collezionista, che resta anonima: «Quando il colpo di martello del banditore ha sancito l’aggiudicazione dell’opera la settimana scorsa e il lavoro è stato distrutto sono rimasta scioccata, poi gradualmente ho capito che avrei portato a casa un pezzo di storia dell'arte».

Il lotto 67 era appeso al muro in una “cornice d'artista”, una grande e pesante cornice in stile vittoriano di 18 cm, del tipo usato spesso da Banksy per prendere in giro le istituzioni artistiche nelle sue incursioni nei musei. Stimato tra 200.000-300.000 sterline è arrivato nella gara a 860mila sterline, ed è stato aggiudicato al telefono per 1,042 milioni di sterline.

Banksy, dopo avere dissacrato musei come Louvre, Tate Britain, British Museum, Museum of Modern Art, Metropolitan Museum of Art e Natural History Museum, ora ha sorpreso i collezionisti e il ghota del mercato dell’arte con quest’ultima performance clamorosa.

Era stato ipotizzato che l’azione fosse stata attuata in collaborazione con Sotheby’s, ma l’ex gallerista di Banksy, Steve Lazarides, ha dichiarato: «Ho lavorato per lui per 12 anni, l’idea che fosse d’accordo con un’istituzione per realizzare la performance è antitetica alla sua filosofia».

Banksy non sarà il primo e l’ultimo artista a distruggere la sua opera: Rauschenberg ha cancellato il disegno di Kooning; Gustav Metzger e Jean Tinguely sono stati pionieri nell’arte autodistruttiva e Michael Landy ha distrutto tutti i suoi beni.

© Riproduzione riservata