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Esordio mania, quasi tremila iscritti al torneo IoScrittore

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Esordio mania, quasi tremila iscritti al torneo IoScrittore

Il risultato è di quelli a cui tutti gli scrittori esordienti e non ambiscono:
60mila copie vendute in pochi mesi, con i diritti di pubblicazione del romanzo venduti in più di 25 Paesi e quelli per cinema e televisione già acquistati. Ad ottenerlo è stata Ilaria Tuti, la più recente scoperta del Torneo Letterario IoScrittore. Il suo Fiori sopra l'inferno, pubblicato nel 2018 da Longanesi, stando ai numeri è diventato l'esordio più letto dell'anno in Italia. IoScrittore è un torneo letterario organizzato dagli editor di GeMS, (Guanda, Longanesi, Garzanti, Bollati Boringhieri, Chiarelettere, Corbaccio, Nord, Ponte alle Grazie, Salani, TEA, Tre60, cui si aggiungono recentissime acquisizioni: Newton Compton e Astoria): un progetto di scouting editoriale ma anche una palestra di scrittura. Chi partecipa infatti è impegnato sia nel ruolo di scrittore che in quello di lettore. Stefano Mauri

A Stefano Mauri, presidente ed ad di GeMS, abbiamo chiesto di anticiparci alla vigilia della chiusura dell’edizione di quest’anno (il 30 aprile scade il termine) qualche numero sulla partecipazione: «Quasi tremila iscritti -dice-. Più di mille hanno già inviato il loro manoscritto».

Stefano Mauri (copy di Yuma Martellanz)

I numeri in termini di partecipazione a IoScrittore, così come la crescita dei corsi di scrittura, confermano da un lato la ricerca e l'interesse per il vasto mondo della scrittura, dall'altro quanto sia difficile per un esordiente trovare un canale. Cosa consiglierebbe oggi a un aspirante esordiente?
Ovviamente di fare l’esperienza di IoScrittore che offre a tutti l'occasione di ricevere molti giudizi obiettivi sul proprio lavoro e anche di comprendere meglio cosa significa scrivere un buon libro giudicando i manoscritti di altri aspiranti scrittori. È un'ottima palestra. Inoltre da lì è arrivato il bestseller di Ilaria Tuti, Fiori sopra l'inferno, miglior esordio italiano del 2018. E il suo secondo libro, in uscita il 27 maggio, è ancora più bello e sorprendente.

Si producono tante analisi sui dati di lettura, il dato certo è che il mercato italiano è piccolo. Piccolo in termini numerici, vivace però in termini di qualità e varietà. La strada è lavorare sui giovani o a questo si potrebbero affiancare altre iniziative?
Si dice sempre che in Italia si legge poco ma non si ricorda mai che, da un punto di vista editoriale, siamo comunque il quarto Paese europeo, per dimensioni di mercato, ricchezza dell'offerta e vivacità. Se poi contassimo i festival letterari o l'attenzione degli editori alla produzione mondiale probabilmente saremmo il primo o il secondo. Sicuramente autori e editori devono sforzarsi di comprendere i giovani in un momento nel quale la velocità del cambiamento impone divari crescenti tra le diverse generazioni. IoScrittore è lo strumento ideale per trovare voci nuove senza le barriere geografiche, sociali, antropologiche del mondo fisico. E non ci sono gli algoritmi che discriminano molte delle nostre scelte sul web.

Oltre al momento dell'esordio, per un autore forse la difficoltà maggiore è strutturare un percorso: se il primo titolo non funziona, uscire con il secondo diventa sempre più difficile. La velocità sembra impedire la possibilità di una evoluzione o maturazione. Cosa conta veramente per costruire una carriera che possa durare? Quali sono gli errori da evitare?
È verissimo. Se un editore ha credibilità è molto più facile lanciare un esordio che il nuovo libro di un autore che non ha avuto successo. L'editore deve saper calibrare bene la tiratura del primo romanzo. Così come l'agente letterario deve calibrare l'anticipo e le attese dell'autore. I librai ricordano le copie vendute ma anche le copie che sono state rese all'editore. Per ogni libro comunque bisogna ripartire da zero perché diverso è il momento, la storia. Per il 90% lavoriamo sulla componente immateriale del libro e lo sfondo muta in continuazione.

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